"Il decennio che sconvolse il mondo", il giornalista Riccardo Maccioni con un articolo sul tema del "Rispetto" e il filosofo e saggista Telmo Pievani con il testo "Un quarto d'era (geologica) di celebrità" sull’impatto ambientale per la tipologia B, analisi e produzione di un testo argomentativo. Infine, il giudice Paolo Borsellino con il testo "I giovani, la mia speranza", e Anna Meldolesi e Chiara Lalli con il testo "L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa" per la tipologia C, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Sono queste le tracce scelte dal ministero per la prima prova scritta, quella di italiano, uguale per tutti gli istituti superiori e che questa mattina ha dato il via agli esami di Stato 2025. Tradite, anche quest'anno, le previsioni della vigilia: nessuna traccia sull'intelligenza artificiale, nè sulle guerre nè tantomeno sulla violenza di genere. Stamattina siamo andati all'istituto superiore "Don Michele Arena" di Sciacca, guidato dalla dirigente Daniela Rizzuto, dove molti studenti hanno scelto la traccia sul giudice Paolo Borsellino, come conferma al nostro telegiornale Mirella Vella, dirigente scolastica del Martin Luther King di Favara e presidente di una delle commissioni del "Don Michele Arena". A presiedere un'altra commissione d'esami del Don Michele Arena è la dirigente scolastica Giovanna Pisano, per tanti anni alla guida del Liceo Classico "Tommaso Fazello" di Sciacca e tornata in città in un'altra veste. Domani sarà la volta della seconda prova scritta, specifica per ogni percorso di studi.

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