nei mesi scorsi dopo due furti in pochi giorni, era stato inopinatamente sospeso. E, puntualmente, è arrivato l'ennesimo furto di rame dagli impianti elettrici che alimentano i pozzi Carboj di Sciacca. Inevitabilmente ne stanno scaturendo disagi per la popolazione. Che si aggiungono a quelli di stamattina, originati da un intervento di manutenzione programmata da parte di Enel. Sul sito internet di Aica, tra le ventiquattro zone in cui è stato suddiviso il territorio di Sciacca, non ce n'è una che non sia interessata da guasti, slittamenti o rinvii. I turni odierni stati tutti annullati. Altri turni di erogazione idrica sono previsti per domani, e in alcune zone del perimetro urbano. Naturalmente, alla luce dell'emergenza, non si può escludere al momento che la situazione possa evolversi con ulteriori modifiche. L'assessore ai Servizi a rete Alessandro Curreri stamattina al nostro Telegiornale non ha nascosto il proprio disappunto per quanto accaduto, soprattutto per avere appreso che il servizio di custodia e sorveglianza dei pozzi non era attivo. Ma, stando a quanto si apprende da fonti di Aica (ricordiamo che la società è senza un consiglio d'amministrazione) la guardiania era stata sospesa a seguito di un problema procedurale di mancato pagamento del servizio. Che, però, non dipendeva da Aica ma dalla ditta fornitrice, che non poteva ricevere il pagamento. Aica fa sapere che la manutenzione di Enel (che prima che ci fosse il furto di rame aveva già prodotto il rinvio dei turni odierni) è finita e che, in ordine al furto di rame, gli impianti ripartiranno nelle prossime ore ma non ancora nella loro totalità. La situazione dovrebbe normalizzarsi entro domani. Oggi la nostra redazione ricevuto diverse segnalazioni. Sono giunte lamentele per la mancata regolare fornitura idrica dalle zone San Marco, Isabella e altre utenze situate in zone periferiche. Non è superfluo evidenziare che questa situazione si verifica in piena estate, e con una situazione climatica da bollino rosso, e con una situazione generale di grave carenza idrica in cui versa il territorio. Nel periodo compreso tra gennaio e febbraio scorsi, in appena 17 giorni, c'erano stati due furti di rame, anche in quei casi prelevato dagli impianti di Carboj, che mandarono in tilt l'erogazione idrica, come sta accadendo in queste ore. Situazione, quella della disponibilità di acqua, che è sempre fonte di ansia e preoccupazione per la popolazione, che teme sempre di avere qualche brutta sorpresa, come accaduto oggi. Intanto, mentre i sindaci soci non sono riusciti a mettersi d'accordo su chi tra loro avrebbe dovuto svolgere il ruolo di commissario per traghettare Aica verso il nuovo management, è scaduto oggi il termine per la presentazione di candidature per far parte del prossimo consiglio d'amministrazione. Un'azienda così importante, al netto di tutti i problemi che ha, a partire da quelli economico e finanziari e dei debiti con il sovrambito Siciliacque, non può continuare ad essere priva di gestione. Sarebbero 7 le domande già presentate. A questo punto si confida che l'assemblea dei soci esamini i curriculum presentati e proceda senza indugiare oltremodo a nominare i nuovi amministratori. Nel frattempo bisogna ripristinare il servizio di guardiania dei pozzi Carboj. Troppi disagi attorno al servizio idrico, e con le attuali temperature risolvere le criticità più gravi è una necessità urgentissima.