L'ordine del giorno dei lavori prevede l'esame e l'approvazione del Pudm, il piano di utilizzo del demanio marittimo, ma soprattutto alcuni dei punti propedeutici al Bilancio di previsione: il prezzo per le aree artigianali e per quelle di edilizia economica e popolare e il piano di alienazioni. Piano triennale delle opere pubbliche invece in discussione oggi tra le commissioni consiliari permanenti riunite Lavori pubblici e Urbanistica da una parte, Bilancio e finanze dall'altra. Scontato il parere negativo sul punto che, in ogni caso, dovrà approdare in una successiva seduta consiliare, non in quella di domani sera insomma. Il punto centrale di questo piano triennale delle opere pubbliche è il progetto dei capannoni, per il quale come è noto il comune intende chiedere un prestito da 3,5 milioni di euro alla Cassa depositi e prestiti. L'opposizione ha diversi dubbi soprattutto rispetto alle ipotesi di gestione futura di questi capannoni. Dubbi su cui ritiene che l'amministrazione Termine fin qui non è stata in grado di dirimere.
Intanto continuano a farsi sentire le associazioni culturali che costruiscono i carri di Carnevale.Dopo "La nuova avventura", che ha invocato il superamento di dubbi e divisioni nel fronte politico per rendere concreta dopo decenni di dibattito la disponibilità dei capannoni, nelle scorse ore è intervenuta anche l'associazione E ora li femmi tu, che sulla sua pagina facebook, in un post non firmato, pur essendo tuttora fuori dal Carnevale dice basta alle polemiche e alla contrapposizione tra maggioranza e opposizione, accusando la politica per i ritardi sulla costruzione dei capannoni, provocando il dibattito sulla solita dicotomia delle strade rotte che, secondo qualcuno, dovrebbero essere privilegiate rispetto al Carnevale. Ma il problema delle strade - dicono dall'associazione "E ora li femmi tu" non c'entra niente con il problema dei capannoni. L'invito ai politici saccensi è, una volta nella vita, ad unire, e non più a rompere.
Intanto è stato trasmesso ieri alla commissione consiliare competente il Bilancio di previsione 2025, punto senza il quale al momento non è possibile programmare alcunché, a partire dalle stesse manifestazioni dell'Estate saccense. Il punto è stato ammannito del parere del collegio dei revisori dei conti. La commissione presieduta da Filippo Bellanca ha fino ad un mese di tempo per potersi pronunciare sul punto. Punto sul quale il comune di Sciacca è tra quelli commissariati. Lo scorso anno fece notizia l'appello di Fabio Leonte all'opposizione a procedere con un parere che fosse il più possibile tempestivo. Non si sa se farà la stessa cosa anche quest'anno. È più probabile invece che sarà il commissario straordinario a sollecitare il consiglio comunale (cosa che peraltro ha già fatto, rivolgendosi al presidente Ignazio Messina) a consegnare alla città il suo documento di programmazione più importante.
Formalmente l'ordine del giorno prevede anche la trattazione del Piano Aro. Quello in vigore, attraverso la celebre "gara ponte", è in fase di scadenza. Sicuramente non si farà in tempo ad approdare in tempi brevi alla nuova gara per il servizio pluriennale. Più probabile che si andrà ad una proroga di quello tuttora in vigore ovvero ad una nuova gara ponte. Anche questo tema è tra quelli su cui i rapporti tra amministrazione e opposizione sono stati e si annunciano ancora piuttosto conflittuali.