A San Marco pare che l’acqua, dopo due settimane, stia arrivando in queste ore anche se ovviamente non per tutte le utenze e nell’auspicio che l’erogazione non sia limitata solo a poche ore, ma riesca a soddisfare le esigenze di cittadini e turisti che hanno dovuto fronteggiare l’emergenza. In contrada Isabella, diverse zone, sono ancora a secco e non hanno idea di quando avverrà l’erogazione. Continuano i problemi a Sciacca legati alla gestione del servizio idrico da parte di Aica posto che, a differenza dello scorso anno, le risorse idriche ci sono. La situazione sarà oggetto di nuovo confronto questa sera in consiglio comunale. I consiglieri Raimondo Brucculeri del “movimento Controcorrente “ e Maurizio Blo’ “Associazione Uniti e Liberi” lo hanno formalmente chiesto al presidente Ignazio Messina.
Una richiesta di comunicazioni, da parte del sindaco Fabio Termine, sulla crisi idrica e sull’operato di Aica.
La situazione è insostenibile, dichiarano, in riferimento ad interi quartieri e zone che da giorno non ricevono un'erogazione idrica continua, costringendo i residenti a ricorrere quotidianamente a soluzioni di emergenza. Al sindaco di Sciacca viene chiesto di riferire sulla vicenda dei pozzi Carboj oggetto di furti e atti vandalici, mentre il servizio di vigilanza risulta sospeso per “carenze procedurali”, sulla vasca di accumulo realizzata anni fa a San Marco, costata 500.000 euro di fondi pubblici, e
ancora inattiva e quali azioni si stanno mettendo in campo per risolvere le varie problematiche e garantire una regolare distribuzione idrica ai cittadini che pure si sono visti aumentare del 5,4% le bollette. Comunicazioni che non sono richieste solo al sindaco, ma anche al presidente del Consiglio Comunale Ignazio Messina che è anche presidente della commissione d’indagine su Aica finalizzate a comprendere a che punto sono i lavori, se si stanno accertando anche eventuali responsabilità politiche, quali sono le tempistiche di conclusione dei lavori e se sarà resa pubblica la relazione finale.
Intanto ad Agrigento è esplosa la protesta delle ditte di trasporto acqua che da ieri subiscono la trafila dei codici Odi che ormai da un anno è diventata regola a Sciacca. Questa mattina si sono recati in Prefettura per un incontro alla presenza anche dei vertici di Aica.
Gli autobottisti di Agrigento hanno rappresentato al Prefetto le criticità legate alla necessità che i cittadini ottenengano il codice per poter poi usufruire del servizio di approvvigionamento sostitutivo.