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Aprile

Rifiuti. Ancora qualche problema col "porta a porta"

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Pubblicato in Attualità

 

 

Ieri era stato l'assessore all'ecologia e all'ambiente Paolo Mandracchia

a rivolgere un appello ai cittadini a collaborare e differenziare correttamente al fine di migliorare il servizio e superare le difficoltà che si stanno registrando. Oggi, nel terzo giorno di raccolta dei rifiuti in centro storico con il sistema “porta a porta”, sono le ditte Bono Sea a formulare analogo appello alla cittadinanza, a cominciare dal rispetto dell'orario per l'esposizione dei rifiuti, all'interno degli appositi kit mastelli, che deve avvenire dalle 22 alle 6 del mattino. Non sono mancati i casi, infatti, di esposizione dei rifiuti oltre l'orario consentito, con la conseguenza che il personale della ditta è dovuto tornare due volte nella stessa via o zona perchè in precedenza non aveva trovato nulla da ritirare. Ancora episodi, inoltre di rifiuti abbandonati o differenziata effettuata in modo errato rispetto all'ecocalendario. Insomma, è un servizio ancora all'inizio, le difficoltà non mancano e, come tutte le novità, ci vorrà del tempo prima che vengano completamente recepite. La prossima settimana, intanto, la raccolta differenziata con il sistema del porta a porta dovrebbe scattare anche in altre zone della città, a cominciare dal quartiere Perriera. L'amministrazione comunale ieri è apparsa irremovibile da questo punto di vista, anche se le ditte Bono Sea, come conferma oggi al nostro telegiornale l'imprenditore Enzo Bono, sembrano orientate ad uno slittamento. Intorno all'aumento della differenziata ruota intanto il piano rifiuti che la giunta regionale di governo ha approvato qualche giorno fa. I termovalorizzatori non vengono neppure citati tra le ipotesi di studio: si punta solo sulla differenziata anche se il raggiungimento di percentuali accettabili viene rinviato di due anni e la normalità è prevista solo tra cinque anni. Secondo i vecchi piani, oggi la Sicilia dovrebbe essere già al 65% ma questo target viene spostato al 2023 mentre entro la fine del 2019 si spera di raggiungere almeno il 35%. Un piano che punta ad aumentare gli impianti di compostaggio e in cui la discarica rimane il pilastro del sistema di smaltimento: se ne prevede una pubblica in ogni provincia. Un altro piano già approvato dispone poi la revisione immediata di tutte le tariffe per i conferimenti che i gestori applicano e che servono a determinare il prezzo a carico dei Comuni per scaricare i rifiuti.

 

Letto 743 volte Ultima modifica il Giovedì, 12 Aprile 2018 14:40

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