più discussi a Sciacca da quando è stata istituita. Il comune ha bisogno come il pane del milione e 100 mila euro che incassa dal tributo. Ma sia nel rapporto tra amministrazione e consiglio comunale, sia rispetto alle opinioni di associazioni civiche e di categoria, la questione genera puntualmente polemiche. Nei giorni scorsi l'associazione Sciacca Turismo ha presentato un vero e proprio vademecum contenente una serie di modifiche, a dire del presidente Ezio Bono necessarie, al regolamento che attualmente gestisce l'imposta. Bono ha chiesto di essere convocato per un incontro e di mantenere ferme le tariffe attuali per almeno un quinquennio, ritenendo indispensabile una gestione equa, trasparente ed efficace del tributo, capace di generare benefici concreti per l’accoglienza turistica, la promozione del territorio e il miglioramento dei servizi pubblici.
Nota, quella di Bono, a cui ieri ha risposto il presidente della commissione Bilancio e Finanze Filippo Bellanca. Il quale, a proposito della richiesta di un incontro da parte del leader di Sciacca Turismo, ricorda che esiste già una struttura deputata a tale funzione, ovverosia quel tavolo tecnico che, come previsto dal suo regolamento, riunisce le associazioni di categoria, l’amministrazione comunale e le commissioni consiliari competenti. Tavolo tecnico a proposito del quale Bellanca, e con lui anche il presidente della commissione Turismo Catanzaro, hanno chiesto al sindaco di relazionare urgentemente in consiglio comunale.
E a schierarsi con Ezio Bono è oggi il presidente provinciale di Confcommercio Giuseppe Caruana, a cui Sciacca Turismo aderisce. Che trae spunto anche dalla proposta, che nella nota di Bono era contenuta, ossia che il tavolo tecnico venga convocato più spesso. Per Caruana è urgente che il tavolo di lavoro richiesto da Bono si riunisca, perché chi lo ha invocato conosce le problematiche più di altri, vivendole ogni giorno sul campo, per fornire un servizio di qualità nei confronti degi ospiti. Per Confcommercio quello di Sciacca Turismo è dunque un punto di vista privilegiato per mettere a punto soluzioni concrete. Perchè questo è quello che i gestori delle strutture ricettive fanno quotidianamente, spesso nell’ impossibilità di poter dare soddisfacenti risposte ai loro ospiti, per mancate azioni e servizi che competono le istituzioni preposte, amministrazione comunale in primis.
Non è la prima volta che si chiede al comune di chiarire in che modo si utilizzano i proventi dell'imposta di soggiorno, ma nessun atto fino ad oggi è stato predisposto, nessuna convocazione è arrivata. Denuncia, Caruana, quella che definisce "poca trasparenza, poca voglia di confrontarsi su questo tema e su questo introito tutto in capo alle strutture ricettive che, peraltro - aggiunge - sostengono un lavoro contabile non riconosciuto ma obbligati ad espletarlo". Ricorda infine, Caruana, che sulla destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno sono intervenuti i chiarimenti della Corte dei conti nella direzione di un utilizzo esclusivo delle risorse per interventi nel settore turistico, inclusi quelli a supporto delle strutture ricettive,lavori di manutenzione, valorizzazione e recupero di beni culturali e ambientali e per servizi pubblici locali collegati a tali interventi. Non è permessa alcuna interpretazione estensiva o analoga per allargare il campo di utilizzo dei fondi. Pertanto, è vietato per l’ente utilizzare l’imposta di soggiorno a vantaggio della fiscalità generale, poiché i fondi devono essere vincolati a specifiche finalità.
E anche l'associazione strutture turistiche Sciacca Centro presieduta da Santina Matalone la pensa alla stessa maniera. Anche questo sodalizio chiede che a breve sia
convocato il tavolo tecnico, organo esclusivamente preposto e previsto dal regolamento per poter discutere, indirizzare e concertare spese e destinazione di quella che è ormai diventato il bancomat di tutti. "E’ necessario un costante e proficuo controllo - osserva Matalone - e pertanto - aggiunge - ad oggi, considerato che lo stesso tavolo istituzionale si è tenuto soltanto una volta in vista dell’inizio della stagione turistica, è necessaria una nuova convocazione urgente".

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