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20
Agosto

Edilizia scolastica. Slitta la consegna del plesso Catusi

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Pubblicato in Attualità

 

 

«La situazione a Sciacca, per fortuna, è sotto controllo, sul territorio non ci sono situazioni critiche».

Così al nostro Telegiornale l'assessore Gioacchino Settecasi fornisce rassicurazioni circa il problema denunciato dal Governo della Regione e relativo alla problematicità degli edifici scolastici. Secondo quanto riferito dal Giornale di Sicilia, sono almeno tre su quattro gli edifici scolastici nella Regione a non rispettare i criteri di sicurezza antisismica. Un'emergenza che trae spunto da un dato storico che non può non indurre a riflettere: la metà delle scuole siciliane è stata costruita prima del 1976, ossia l'anno del devastante terremoto in Friuli Venezia Giulia, che obbligò il Parlamento a cambiare, rendendole molto più restrittive, le norme sulla sicurezza.

 

Una denuncia, quella pronunciata pubblicamente dall'assessore regionale alla pubblica istruzone Roberto Lagalla, da cui si è appurato che sono ancora numerosi i comuni in ritardo nell'espletamento delle verifiche antisismiche, malgrado Palermo abbia regolarmente erogato i necessari finanziamenti. Tra questi comuni c'è anche Sciacca, che ha ottenuto un finanziamento da 330 mila euro circa per i carotaggi sul cemento armato della dozzina di scuole che insistono su questo territorio. «Posso annunciare tempi brevi per questo adempimento, ma in ogni caso gran parte delle nostre scuole sono reduci da interventi di ristrutturazione e di messa in sicurezza piuttosto recenti, e questo può sicuramente tranquillizzarci». A parlare così ancora l'assessore Settecasi. Il Governo Musumeci intanto conta di definire la graduatoria delle opere immediatamente finanziabili in materia antisismica per le scuole pubbliche già nel prossimo mese di ottobre. Ma sono ancora troppe le scuole inagibili in Sicilia, come denunciato dal parlamentare regionale Figuccia. A Sciacca l'ultimo progetto di ampliamento approvato è quello che riguarda la media Inveges, mentre i lavori in via Catusi sono ormai quasi completati. Prossima tappa: recuperare l'ex asilo nido di via del Sole, quello occupato fino a pochi anni fa dal plesso Mascagni della scuola Materna, per il quale il comune è riuscito ad accedere ad un finanziamento da trecentomila euro. L'unica condizione teoricamente critica rimane quella che riguarda l'ubicazione del plesso san Francesco, che dipende dall'Istituto comprensivo Dante Alighieri, che anche quest'anno, grazie alla disponibilità dei frati cappuccini, continuerà ad essere ospitato all'interno dell'attiguo convento, anche se tecnicamente non di scuola si tratta. È destinata a slittare, infine, la consegna dei lavori sul plesso di via Catusi, che ospita le classi elementari del primo circolo didattico “Giovanni XXIII”. I lavori sono tuttora in corso, non potranno essere consegnati prima del 12 settembre, data di inizio delle lezioni. Ed è forse questa l'unica vera emergenza del momento.

 

Letto 1231 volte Ultima modifica il Lunedì, 20 Agosto 2018 15:03

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