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Luglio

Regione, rimpasto in vista? Ecco chi rischia

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Pubblicato in Attualità

 

Nuovi equilibri all'Assemblea Regionale

Siciliana e così il Presidente Nello Musumeci starebbe pensando ad un rimpasto di governo che prevederebbe l'ingresso in Giunta di nuove forze politiche e gruppi parlamentari a scapito di altri. Da registrare, innanzitutto, l'ingresso già ufficiale di Manlio Messina, nuovo assessore regionale al turismo, sport e spettacolo, che ha preso il posto del dimissionario Sandro Pappalardo. Entrambi sono in quota Fratelli d'Italia, con Messina che attualmente è anche coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni e consigliere comunale di Catania. Uno dei nodi da sciogliere è poi quello della sostituzione del compianto Sebastiano Tusa, scomparso durante un tragico incidente aereo in Etiopia. Tra i papabili per assumere il ruolo di nuovo assessore regionale ai beni culturali vi sono Rosalba Panvini, attuale Soprintendente ai Beni Culturali di Catania, la prima scelta di Musumeci, mentre il Presidente dell'ARS, Gianfranco Miccichè, sembrerebbe spingere, invece, per Valeria Patrizia Li Vigni, moglie di Sebastiano Tusa e direttrice del Museo Riso di Palermo, una eventuale nomina nel segno della continuità e nella medesima visione comune e strategica. Indietro, ma ancora in corsa, anche Carmelo Briguglio, ex finiano, braccio destro dell'ex assessore Tusa.

Il rimpasto, ovviamente, non si fermerà lì. A farne le spese, in una sorta di ridimensionamento dovuto agli esiti delle ultime tornate elettorali, potrebbero essere sia Forza Italia sia gli Autonomisti, mentre si parla di una rappresentanza in Giunta per il neo gruppo "Ora Sicilia", di ispirazione leghista. A rischiare ci sarebbe addirittura lo stesso Gaetano Armao, inviso da tempo al big Gianfranco Miccichè. All'assessorato all'agricoltura potrebbe arriva Tony Scilla di Mazara per dare rappresentanza anche a quel versante dell'Isola. Gli Autonomisti, invece, ad oggi contano tre assessori, Lagalla, Cordaro e Scavone, un vicepresidente dell'Ars, Di Mauro, e un presidente di Commissione, Compagnone. Decisamente troppo. E non è tutto. Si parla di una nuova alleanza tra Musumeci e Saverio Romano in persona che potrebbe precludere ad un suo inserimento in Giunta. Da monitorare, infine, la posizione di Sicilia Futura che, federata al Pd all'epoca di Crocetta, adesso con Musumeci è tornata nel centrodestra, federata a Forza Italia. Diverse, quindi, le poltrone traballanti.

A settembre i cambi potrebbero essere molteplici, anche nell'ottica del rafforzamento di una maggioranza, ad oggi, assai risicata.

 

Letto 721 volte Ultima modifica il Mercoledì, 10 Luglio 2019 14:16

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