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27
Giugno

Ficarra verso la conferma al vertice dell'Asp, il Pd contrario

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Pubblicato in Attualità

 

È polemica sulla paventata riconferma di Salvatore Lucio Ficarra al vertice dell'Asp di Agrigento.

Il contratto di direttore generale che va in scadenza in questi giorni sarà, tecnicamente, convertito in incarico nella qualità di commissario straordinario. Uno scenario che non sorprende più di tanto. Eppure si apre una autentica resa dei conti politica all'interno del centrosinistra quel Governo della Regione che potrebbe confermare la sua fiducia al manager. Si sa che Ficarra è vicino alle posizioni di Michele Cimino, uno dei più importanti sostenitori della maggioranza Crocetta. Eppure  la segreteria provinciale del Partito Democratico di Agrigento, infatti, non ha esitato a criticare aspramente la decisione dell'Assessorato regionale alla Salute. “In questi anni – si legge in un documento del Pd - abbiamo segnalato in più occasioni scelte poco oculate e soprattutto rappresentato i numerosi disagi dei cittadini che non hanno visto alcun miglioramento dei servizi sanitari della provincia. Riteniamo – dicono quelli del Pd - che questo territorio meriti una vera svolta in campo sanitario". Insomma: i democratici agrigentini valutano la gestione di Ficarra in questi anni non positiva e auspicano che nella scelta del commissario si tenga conto della realtà". Insomma: è una bocciatura quella del Pd alla gestione Ficarra. Il quale non ha esitato a replicare, definendo le critiche del Pd come “il canto del cigno di qualche deluso vetero politico locale”, buttandola in letteratura, citando il Don Chisciotte della Mancia, nel passaggio in cui Sancho Panza disse al suo padrone: signore, i cani sono scesi in strada e abbaiano contro di noi!. Don Chisciotte gli rispose: non ti preoccupare, lasciali latrare, vuol dire che stiamo camminando”. Risposta piuttosto aggressiva, quella del funzionario, che non è piaciuta al deputato regionale Giovanni Panepinto, per il quale le perplessità del Pd su una nomina di Ficarra a commissario straordinario sono più che fondate: “basta vedere – osserva - ciò che è accaduto in questi anni, le accese conflittualità che hanno visto al centro l’ospedale di Sciacca o il progressivo calo di servizi che si è registrato nell’ospedale di Licata, struttura che anche dal punto di vista della gestione finanziaria oggi sta certamente peggio di qualche anno fa”. Per Panepinto la conferma di Ficarra sarebbe un passo sbagliato, innanzitutto dal punto di vista amministrativo e gestionale per quel che riguarda l’offerta e la qualità dei servizi sanitari. E fa bene il Partito Democratico di Agrigento – per Panepinto - a prendere apertamente le distanze da un modello di gestione dell’azienda sanitaria che nulla ha a che vedere con i principi e i valori del PD, gli stessi valori che sono punto di riferimento per i nostri dirigenti e per i nostri uomini di governo, ad iniziare dall’assessore Gucciardi che conosce il territorio Agrigentino e la necessità di un reale rilancio delle strutture sanitarie. Critiche a Ficarra, sempre oggi, dal sindacato CIMO Sicilia.  E proprio Michele Cimino è intervenuto oggi per dire no alla rotazione dei manager della sanità. Per il parlamentare  di Sicilia Futura i cambi al vertice delle aziende sanitarie, soprattutto se riguardanti solo quelle di Agrigento e Ragusa,  si profilerebbero solamento come favori fatti a qualche partito politico, per logiche elettorali. Il presidente Crocetta e l'assessore Gucciardi, aggiunge, non si facciano tirare per la giacca e assicurino  la continuità amministrativa alla sanità siciliana. Dichiarazioni, quelle di Cimino, che vanno ad avvalorare dunque il clima di scontro all'interno della maggioranza che sostiene la giunta Crocetta del quale parlavamo nel servizio precedente.  

Letto 991 volte Ultima modifica il Martedì, 27 Giugno 2017 17:04

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