lo stato di salute dello schieramento politico che sostiene Francesca Valenti continua ad essere tutt'altro che diagnosticabile. Incassato il no (peraltro scontato) alla riproposizione di Carmelo Brunetto e Gianluca Guardino come possibili assessori, i Cusumaniani adesso rimangono in attesa di nuovi sviluppi. Il loro orientamento è di restare fuori dalla giunta, ma non di abbandonare la maggioranza, visto che non intendono accettare l'idea di avanzare nomi diversi. Inutile dire che questa impostazione non può far dormire sonni tranquilli al resto della coalizione. Ma Francesca Valenti per prima è consapevole del rischio che prima o poi i tre consiglieri di Italia Viva si facciano trovare pronti a sostenere un'eventuale mozione di sfiducia. Magari non immediatamente, ma tra qualche mese probabilmente sì. Chi ha le mani libere, d'altronde, ha buon gioco da questo punto di vista.
C'è una città da amministrare, ma sono le schermaglie politiche ad avere il sopravvento. Oggi però il Partito Democratico ha deciso di rompere il silenzio che si era consegnato sulla vicenda. Ribadisce così quella che definisce “fiducia e massima lealtà nei confronti del sindaco Francesca Valenti e dalla coalizione politica che la sostiene”. Dem che ribadiscono comunque la necessità di rilanciare l'azione di governo della città, provando a superare difficoltà e criticità fin qui obiettivamente riscontrate, seppur convinti – si legge in una nota - dell'assoluto rilievo dei risultati fin qui assicurati alla cittadinanza. E viene proposto un elenco di obiettivi già raggiunti dall'amministrazione Valenti: dalla risoluzione del contratto con Girgenti Acque all'avvio della fase finalizzata all'istituzione della società consortile speciale; dalla stabilizzazione dei precari in forza al comune di Sciacca all'avvio di un piano di assunzioni che il comune non vedeva da decenni. E ancora, tra i risultati raggiunti, il Partito Democratico cita lo sblocco di un milione e mezzo di euro di mutui per importanti interventi di manutenzione delle strade urbane e rurali e per interventi di illuminazione pubblica o di pubblica sicurezza e il lavoro, definito “rincuorante”, svolto sul fronte dello sblocco dell'iter per il rilancio delle Terme, con la pubblicazione della manifestazione di interesse (cosa che per la verità è stata fatta dalla Regione). Manifestazione d'interesse (il sindaco ha detto più volte che avrebbe preferito che si puntasse direttamente sul bando) definita dal PD di Sciacca “il primo vero e concreto passo verso il bando, dopo anni di impegni disattesi”. Altri risultati vantati dal PD: lo sblocco dell'iter per la riapertura del ponte sul Cansalamone e il possibile sblocco dell'iter per il completamento della rete idrica, con investimenti fino a 24 milioni di euro”.
Risultati che gli stessi Democratici definiscono “sicuramente migliorabili”, ma che al tempo stesso, secondo il PD, configurano l'impegno e il lavoro quotidiano svolto dalle forze politiche, a tutti i livelli, anche parlamentari, che sostengono l'attuale amministrazione comunale e che non possono essere sviliti da polemiche. “Polemiche che ci amareggiano non poco”, osservano quelli del Partito Democratico. “Polemiche – dicono riferendosi evidentemente anche a Nuccio Cusumano, non certo solo all'opposizione - che giudichiamo inopportune e controproducenti”.
Il PD di Sciacca rilancia dunque il tema dell'unità della coalizione, attraverso il recupero di quello che viene definito “un proficuo rapporto di collaborazione con tutte le forze alleate, partendo dal rilancio del profilo programmatico dell'alleanza e confermando il proprio generoso impegno a lavorare ogni giorno per la massima tenuta unitaria del progetto e della coalizione medesima”.