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06
Dicembre

Mandracchia pronto a dichiararsi indipendente

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Pubblicato in Attualità

Al porto, sin da quando Paolo Mandracchia era assessore, ci sono ben tre telecamere di videosorveglianza

regolarmente funzionanti, eppure non sono mai state scaricate le immagini registrate. A rivelarlo, in una intervista pubblicata oggi dal Corriere di Sciacca, è stato lo stesso Mandracchia, il quale ha sottolineato, in sostanza, come ci si sia ritrovati a lungo con i rifiuti abbandonati al porto quando, scaricando i files dei video, si poteva risalire ai responsabili. È, questa, una delle parti più di altre destinate a far discutere della conversazione avuta dal consigliere comunale con il direttore del sito Filippo Cardinale. Intervista nel corso della quale Mandracchia, di cui da tempo si parla per la stia presunta imminente dichiarazione di indipendenza, considera ormai maturi i tempi per fare questa scelta. A rallentare questo percorso fin qui è stato solo il rapporto personale con Fabio Leonte (della cui esperienza e della conoscenza della macchina amministrativa la Valenti non può fare a meno, sostiene Mandracchia). Adesso evidentemente il dado è tratto. Pur non partecipando più alle riunioni di maggioranza sin dal 2018, Mandracchia è rimasto nel gruppo anche perché sentiva il bisogno di ratificare da consigliere diversi dei punti (tra cui finanziamenti europei per 4 milioni di euro) ai quali aveva lavorato personalmente quando era in giunta, la Valenti uno, tanto per intenderci. Giunta, dice il consigliere, che era stata tutt'altro che inoperosa. Sul dissidio attuale con il gruppo di Italia Viva, Mandracchia non le manda a dire: "Ritengo Cusumano, unitamente al sindaco e ad altri operatori della politica, il responsabile del primo azzeramento. Non si può — aggiunge -partecipare alla costruzione di una coalizione e poi, quando questa viene frantumata per scelte di partito o ancor più gravi personali, ci si defila dalle responsabilità". Ancora, Mandracchia definisce un errore gravissimo la decisione di Francesca Valenti, premiata dagli elettori in quanto distante dai partiti, di aderire al PD, una scelta che ha sconfessato - dice Mandracchia - la sua stessa campagna elettorale, improntata sul civismo.Per Paolo Mandracchia, infine, anche la Valenti, come altri sindaci, ha detto divoler collaborare con l'opposizione solo quando si è trovata con l'acqua alla gola, chiedendo una mano per essere salvata. "Sui grandi temi - conclude - è necessario togliersi lo scudetto dell'appartenenza politica". 

 

Letto 548 volte Ultima modifica il Venerdì, 06 Dicembre 2019 14:23

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