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07
Dicembre

Operazione "Passepartout", indagata per falso l'on Occhionero

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Pubblicato in Attualità

 

 

 

Un mese fa era stata sentita dai magistrati palermitani come persona informata dei fatti.

Era uscita scossa dagli uffici giudiziari dopo essere stata messa sotto torchio, ma adesso per l’on Giusy Occhionero è arrivato l’avviso di garanzia. E’ indagata per falso in concorso nell’ambito dell’inchiesta “Passepartout” che ha portato all’arresto per mafia dei saccensi Antonello Nicosia e Accursio Dimino e per favoreggiamento di Massimiliano Mandracchia e dei fratelli Luigi e Paolo Ciaccio.

 

Per il suo ex collaboratore è ora scattata anche l’accusa di concorso in falso aggravato. Tutto ruota sull’incarico di assistente parlamentare. I magistrati avevano già chiesto spiegazioni alla parlamentare ex Leu, oggi di Italia Viva, su un incarico di assistente affidato ad una persona con precedenti, che aveva già scontato dieci anni di carcere. Mi sono fidata, apparteneva ai Radicali , era direttore dell’Osservatorio Internazionale dei dirtitti umani, non ho controllato e del resto non è previsto neanche dalla Camera una verifica sugli assistenti parlamentari. Così la Occhionero, ma adesso la vicenda ha assunto un risvolto diverso perché al di là delle mancate verifiche, alla parlamentare viene contestato di aver fatto entrare Antonello Nicosia nelle carceri, prima ancora che il contratto di collaborazione, alla cifra simbolica di 50 euro al mese, venisse formalizzato.

 

Tutto risale al dicembre dello scorso anno. L’on Occhionero e Antonello Nicosia si erano fino ad allora sentiti solo telefonicamente. Secondo quanto appurato dalla Procura, la parlamentare arriva in Sicilia il 21 dicembre e con Antonello Nicosia si reca a fare una ispezione al carcere Pagliarelli e poi il giorno successivo nelle carceri di Sciacca e Agrigento. Nicosia viene introdotto all’interno delle strutture dalla Occhionero, come suo assistente, ma il rapporto di collaborazione non era stato ancora formalizzato. E’ stato fatto successivamente. Da qui l’accusa di falso in concorso e l’invito a comparire per la prossima settimana da parte del procuratore Paolo Guido e dei pm Gery Ferrara e Francesco Dessì.

 

Era nell’aria che l’inchiesta “Passepartout” potesse avere altri risvolti, nonostante nell’imminenza degli arresti effettuati a Sciacca, i magistrati avessero sottolineato che la parlamentare non risultava indagata e che era stata sentita come persone informata dei fatti, chiamata a chiarire i contorni del rapporto di collaborazione instaurato con Antonello Nicosia , poi troncato nel mese di maggio, che pure aveva consentito a quest’ultimo di accedere a diversi istituti penitenziari italiani e venire in contatto anche con detenuti al 41 bis.

 

E adesso, oltre all’avviso di garanzia, esplode anche il caso politico attorno alla parlamentare Occhionero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Letto 571 volte Ultima modifica il Sabato, 07 Dicembre 2019 14:16

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