contibuiscono a creare l’atmosfera di festa. Non era mai successo che al 12 dicembre la città si ritovasse a dover attendere anche quei simboli, a partire dall’albero, che ci parlano del Natale. E, non a caso, è un proliferare di iniziative private. C’è chi ha dato appuntamento in piazza Scandaliato domenica sera, chiedendo di portare una pallina come addobbo, chi come il consigliere Valeria Gulotta ha “adottato” un angolo della città, piazzetta San Vito, addobbando la fontana per creare la suggestione della festa. Intanto abbiamo appreso che sarà Aeroviaggi a contribuire alla collocazione delle luminarie, in particolare agli addobbi degli alberi della piazza, di via Incisa e corso Vittorio Emanuele, mentre il comune di Sciacca si occuperà delle chiese del centro storico: la Basilica, la chiesa del Carmine, quella del Collegio, di San Domenico e del Purgatorio. Tempo permettendo, ha dichiarato Caracappa al nostro telegiornale, la collocazione delle luminarie potrebbe partire già nelle prossime ore. Sta per arrivare anche l’albero da collocare nella piazza Scandaliato che entro domenica sarà anche addobbato, aggiunge Caracappa, che invita i promotori del flash mob ad attuare ugualmente l’iniziativa domenica sera, ma a collocare gli addobbi nella villetta San Domenico. Stiano tutti sereni perché anche Sciacca avrà il suo programma natalizio, conclude l’assessore al turismo riferendosi, evidentemente, alle critiche arrivate in mattinata dai consiglieri Deliberto, Cognata e Monte. Apprendiamo, hanno scritto in un comunicato stampa, che la società Aeroviaggi si farà carico del costo delle luminarie che prenderanno posto in alcune zone del centro antico della città. La domanda, aggiungono, sorge spontanea :ma perché l’interlocuzione con la società non si è attivata in tempi europei. E’ davvero cosi poco noblesse oblige dedicarsi al folclore ed alle tradizioni della nostra città con una maggiore attenzione, cosi come le altre realtà siciliane, sostengono ancora Monte , Deliberto e Cognata che poi parlano di assessorato al turismo che ha ormai perso smalto e brillantezza.