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10
Gennaio

Ribera, l'appello di Padre Nuara: "No alle spose troppo scollate"

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Pubblicato in Attualità

 

Sta suscitando vasta eco tanto sui social quanto in diverse testate giornalistiche anche nazionali, la dichiarazione di don Antonio Nuara, parroco della Chiesa Maria Santissima Immacolata di Ribera,

che ha deciso sostanzialmente di chiudere le porte a matrimoni che prevedono l'arrivo in Chiesa di spose troppo scollacciate. Il parroco, che ha recentemente festeggiato il proprio cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, lo ha scritto a chiare lettere sulla sua pagina facebook e dichiarato in qualche intervista. "Si può essere eleganti, ma rispettare al tempo stesso la sacralità della chiesa" - ha detto padre Nuara, a Ribera dal 2002, prima presso la chiesa di San Francesco e adesso all'Immacolata. Nuara, non nuovo a dichiarazioni che suscitano ampi dibattiti pubblici, ha aggiunto di essere un estimatore dell'arte, compresa quella espressa dal corpo femminile, ma di essersi visto sempre più volte costretto a richiamare spose che, per il giorno più bello della loro vita, avevano decisamente esagerato, presentandosi in qualche caso quasi nude – ha affermato. In altri termini, non intende più accogliere nella sua chiesa promesse spose che non abbiano un abito adeguato al luogo e alla funzione sacra richiesta. “Non mi stupisce – dice don Antonio – il nudo in una galleria d’arte, ma per la strada o nei luoghi d’incontro si”. Il prete, quindi, fa appello alla delicatezza ed al rispetto, ma sono diversi gli utenti che non la pensano come lui. Sui social ne è nato un ampio scontro tra visioni diverse, alcune volte agli antipodi. Alcuni si sono detti favorevoli all'iniziativa del sacerdote e d'accordo con la sua presa di posizione, altri, invece, lo tacciano di bigottismo e, in generale, emerge un invito bonario ad una maggiore elasticità. Tra i commenti, un utente scrive: “Credo che i problemi della chiesa di oggi, non siano le scollature delle spose, ma ben altri”, mentre un altro commenta: “Mi sfugge a dire il verso l'esigenza di scollacciarsi in chiesa”. Tra l'altro, è di poche settimane fa il nuovo Sussidio pubblicato dall'arcivescovo di Agrigento cardinale don Francesco Montenegro denominato “Celebrare con arte e bellezza il sacramento nuziale”, con le nuove indicazioni liturgiche e pastorali trasmesse sia alla chiesa agrigentina sia ai futuri promessi sposi. Insomma, da qualsiasi punti di vista si osservi la questione basterebbe rispettare la regola più antica del mondo: quella del buon senso.

 

 

Letto 885 volte Ultima modifica il Venerdì, 10 Gennaio 2020 14:22

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