in riferimento alla sospensione delle attività didattiche per evitare il diffondersi del Coronavirus.
I docenti sono i protagonisti, insieme agli alunni, di un modo nuovo di fare didattica, pur con i suoi limiti. Un po’ tutti gli insegnanti, anche dalle nostre parti, dalle maestre della primaria ai professori delle superiori di primo e di secondo grado, stanno utilizzando piattaforme on-line per continuare a svolgere la didattica a distanza. Idem per gli istituti paritari, come l’Istituto Tecnico Paritario “G. Carducci” di Sciacca.
Si tratta di una novità per molti insegnanti, non sempre avvezzi alla tecnologia. Alcuni docenti hanno già da giorni utilizzato i social network per somministrare compiti attraverso gruppi, ad esempio, su WhatsApp.
L’obiettivo sarebbe quello di utilizzare le apposite piattaforme on-line scolastiche, già sperimentate in alcune scuole, dove da anni gli insegnanti caricano le attività didattiche svolte in classe ed i relativi compiti assegnanti per le esercitazioni a casa. Scuole in cui, in questi giorni, si sta provvedendo, anche, a caricare in rete video contenenti lezioni ed indicazioni sulle attività da svolgere.
Tutto ciò – aggiunge però Simone Craparo coordinatore di Gilda di Agrigento a supporto degli insegnanti in difficoltà – deve essere una libera scelta dei docenti che devono poter scegliere metodi, modi e tempi.
La didattica a distanza – continua Craparo – sconta anche il problema di raggiungere quegli alunni che hanno minori possibilità, che non hanno attrezzature telematiche o una connessione ad internet efficiente, in questi casi sta ai docenti fare il possibile per attutire tale disagio.
Il coordinatore di Gilda consiglia, inoltre, agli insegnanti di utilizzare i canali ufficiali e limitare al minimo l’utilizzo di WhatsApp o altri social, poichè “la didattica a distanza è un campo non normato e quindi si potrebbe incappare in problematiche legate alla privacy o altro”.
“Ringraziamo i dirigenti scolastici – conclude Simone Craparo – che hanno posto in essere tutto il necessario per l’avvio di questa nuova avventura, mettendo a disposizione attrezzature virtuali e fisiche e rendendo disponibili le segreterie per contattare le famiglie; un ulteriore ringraziamento va – dichiara infine - al personale amministravo, agli assistenti tecnici ed ai collaboratori scolastici perché tenenedo aperte le scuole permettono tutto questo”.
Naturalmente la sospensione delle attività didattiche è un disagio per tutti. Dagli insegnanti, agli studenti, alle famiglie che, in particolare per i bambini della primaria, devono far da tramite tra la scuola ed i ragazzi, assicurandosi che i propri figli svolgano i compiti assegnati. Ma si tratta di misure straordinarie, nell’attesa di tornare alla normalità.