Ricorderete la barriera installata alla foce del fiume agrigentino che impedisce alla plastica di raggiungere il mare. La sua collocazione, avvenuta lo scorso febbraio, è stato il punto cruciale dell’attività lanciata da Marevivo, che si completa con una serie di incontri che durante l’anno scolastico l’associazione ambientalista aveva già iniziato a presentare in diverse scuole.
Il lockdown, messo in atto a causa dell’emergenza mondiale Coronavirus, ha purtroppo bloccato il percorso intrapreso, volto “immergere” i giovani nelle innumerevoli bellezze naturali della terra e del mare; ma l’associazione ambientalista agrigentina non demorde e se la didattica a distanza ha sostituito le lezioni in classe, anche Marevivo ha pensato di fare lo stesso, posto che, come spiegano oggi in un comunicato “l’ambiente non si ferma”.
Così l’associazione ha lavorato alla produzione di alcuni video educativi e scientifici ( come quello che vi stiamo proponendo, realizzato dal responsabile della divisione subacquea Riccardo Cingillo ), lavori che sono stati proposti in diverse scuole partner delle iniziative in fase di realizzazione, riuscendo a mantenere il legame con gli studenti di svariate parti d’Italia.
Il progetto Halykòs realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD – Bando Ambiente 2018, continuerà, dunque, telematicamente nelle scuole partner, gli istituti comprensivi “Ezio Contino” di Cattolica Eraclea, “Vincenzo Navarro” di Ribera e “Francesco Crispi” di Ribera.
Cinque i video didattici che saranno proposti agli studenti, a partire da oggi, che tratteranno temi educativi e scientifici e finalizzati anche alla conoscenza dell’habitat del Fiume Platani e della Riserva Naturale della sua foce, con informazioni sulla fauna e sulla vegetazione, sull’ importanza delle dune per la salvaguardia dell’ecosistema marino, partendo dalla storia per giungere alla geologia e infine all’ inquinamento dei fiumi e alla minaccia della plastica.
In questi giorni di stop dell’attività dell’uomo la natura sta riprendendo a vivere come non mai. È bene che i giovani, anche attraverso queste attività, sappiano come non tornare al punto di partenza una volta fuori.