Scoperti i primi due nidi nell'Isola, l'uno a poca distanza dall'altro, lungo una spiaggia del ragusano. Ad accorgersi delle tracce lasciate da "mamma tartaruga" è stato per primo un fotografo russo, giunto in Italia per un reportage fotografico su natura e paesaggi della Sicilia e bloccato poi in Italia dalle misure restrittive sugli spostamenti attualmente in atto. Il fotografo ha immediatamente segnalato la scoperta agli attivisti WWF di Pozzallo, grazie al cartello del progetto tartarughe posto all'ingresso della spiaggia di Randello. Immediatamente si è attivata la rete del WWF, sostenuta anche dal Progetto europeo LIFE Euroturtles, e sono stati avvertiti Capitaneria di porto e Ripartizione faunistico venatoria. Si è proceduto all’ispezione dell'area che ha confermato la presenza del nido e delle uova sotto lo strato di sabbia. La zona messa in sicurezza dal Corpo Forestale della Regione Siciliana. Proprio mentre si svolgevano le operazioni, è stata trovata una seconda traccia di deposizione a pochi metri di distanza, probabilmente avvenuta qualche giorno prima. Anche questo nido è stato verificato e messo in sicurezza con recinto e tabella. Per il WWF si tratta di una bellissima notizia che, come dicevamo, arriva con circa 3 settimane di anticipo rispetto alla "stagione ufficiale" delle nidificazioni, che anche dalle nostre parti prende il via tra la metà e la fine di giugno. La spiaggia di Capo San Marco ormai, ad esempio, è una delle mete preferite dalle mamme tartarughe in cui deporre le proprie uova, anche perchè solitamente le Caretta-Caretta tornano a nidificare lì dove sono nate. Viste le alte temperature già registrate ed i nidi già localizzati in Sicilia, è probabile che quest'anno la stagione della deposizione inizi in anticipo anche lungo il litorale saccense.