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22
Giugno

Ballottaggio. Si vota domenica dalle 7 alle 23. Indisponibili (e sostituiti) 3 presidenti di seggio

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Pubblicato in Cronaca

Sono 3 i presidenti di seggio che, in vista del ballottaggio in programma domenica prossima 26 giugno

tra Ignazio Messina e Fabio Termine si sono resi indisponibili. Il sindaco Francesca Valenti ha provveduto stamattina a sostituirli. Dopo il primo turno del 12 giugno, non presiederanno dunque nuovamente la sezione Accursio Guirreri, della numero 16, Gaspare Sclafani della numero 35, e Amindore Ambrosetti della numero 4. Sezione, quest'ultima, finita sotto i riflettori dopo la questione, esaminata dallo stesso magistrato presidente della commissione elettorale centrale Dino Toscano, per quello che lo stesso presidente della sezione ha definito "errore di trascrizione". Errore (38 preferenze in meno a Termine e Mangiacavallo attribuite a Messina) scaturito dalla mancata corrispondenza tra i numeri contenuti nel fonogramma per la prefettura e quelli del verbale. Vicenda, quest'ultima, che ha visto lo stesso Ambrosetti ammettere lo sbaglio dichiarando di esservi stato indotto dall'ufficio elettorale. Sarà regolarmente al suo posto la presidente della sezione 28 Calogera Dulcimascolo. Sezione, quest'ultima, dove una trentina di schede, che la stessa presidente aveva inizialmente dichiarato "nulle", che poi sono state classificate come "contestate e non assegnate".

Vicende, quelle della sezione 4 e 28 che più di altre sono diventate argomento di scontro tra i due candidati a sindaco, per ragioni evidentemente diverse l'una dall'altra. Si avvicina dunque la giornata della verità, quella di domenica prossima, quando le urne saranno aperte dalle 7 alle 23. Dopo la chiusura dei seggi inizierà immediatamente lo spoglio. La nostra emittente lo seguirà passo dopo passo, con una nuova trasmissione-maratona in diretta con ospiti e collegamenti che inizierà alle 23 in punto e che si concluderà soltanto dopo che avremo conosciuto insieme a voi telespettatori l'esito finale del voto. I due candidati dal canto loro continuano incontri con gli elettori e comizi in pubblica piazza e nei vari quartieri. Domani pomeriggio l'ultimo confronto pubblico, al resort Bono Vacanze, con Messina e Termine che risponderanno alle domande dei giornalisti. Una campagna elettorale che dunque volge al termine, tra toni più o meno intensi e con un duello che potrebbe registrare ancora ulteriori possibili momenti di tensione. In ogni caso tra 48 ore in piazza Scandaliato ci sarà il momento definitivo con i tradizionali comizi che preluderanno alla giornata di sabato, quella dedicata (come sempre) al silenzio elettorale.

Una campagna elettorale nel corso della quale le singole categorie sociali e professionali, nonché i portatori d'interessi a vario titolo, hanno chiesto ai candidati a sindaco di assumere specifici impegni in loro favore o, come nel caso delle associazioni degli albergatori, il nome dell'assessore designato a cui verrà attribuita la specifica delega al Turismo. Comparto economico nel quale si inquadra il gruppo del migliaio di lavoratori stagionali, che da Sciacca partecipano ad una grande mobilitazione nazionale in favore del riconoscimento nei loro confronti dei diritti della propria categoria, nella quale la fascia degli ammortizzatori sociali è stata interessata, nel corso del tempo, da ridimensionamenti sempre più preoccupanti. Lavoratori stagionali che proprio stamattina hanno diramato una nota nella quale, rivolgendosi ai candidati alla carica di primo cittadino, lamentano il fatto che sia loro, sia i parlamentari nazionali e regionali si sono dimenticati dei lavoratori stagionali e delle loro famiglie, che stanno attraversando un periodo di difficoltà accentuata dal dimezzamento delle giornate lavorative e, di conseguenza, delle loro capacità economiche. Da qui la richiesta degli stagionali ai candidati a sindaco su quali azioni intendano prendere in difesa della loro categoria. Una richiesta evidentemente di rappresentanza, considerato che la vertenza dei lavoratori stagionali riguarda le politiche del lavoro dello Stato centrale, ma per la quale evidentemente questi lavoratori sentono il bisogno di lanciare quanto meno l'ennesimo SOS.

Letto 757 volte Ultima modifica il Mercoledì, 22 Giugno 2022 17:25

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