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20
Settembre

Non era lavoro nero: tribunale annulla sanzione da 25 mila euro

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Pubblicato in Cronaca

Il tribunale di Sciacca ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Santo Botta,

in difesa del titolare di una azienda agricola di Sambuca di Sicilia attiva nel settore vitivinicolo, e condannato l’Ispettorato del lavoro di Agrigento al pagamento delle spese legali. I fatti risalgono all’agosto 2020 quando, nel corso dei controllo effettuati dall’Ispettorato del Lavoro di Agrigento e dai Carabinieri del nucleo per la tutela del lavoro, venivano trovati sul fondo dell’azienda agricola sambucese sette lavoratori intenti a vendemmiare. A seguito di tali controlli, l’Ispettorato territoriale del Lavoro d’Agrigento emetteva una ordinanza-ingiunzione di pagamento in virtù di una presunta violazione di norme in materia di rapporti di lavoro con i propri dipendenti, che a dire dell’Ispettorato sarebbero stati avviati al lavoro senza effettuare la preventiva comunicazione unilav di assunzione (si sarebbe trattato di lavoratore in nero). La sanzione prevista era di oltre 25 mila euro. Avverso tale ordinanza-ingiunzione insorgeva l’azienda agricola sambucese con il patrocinio dell’avvocato Santo Botta deducendo la carenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’emissione
dell’ordinanza, l'inesistenza della condotta e la violazione della disciplina sanzionatoria. Si costituiva in giudizio l’Ispettorato del Lavoro di Agrigento ribadendo la legittimità della maxi sanzione e l’infondatezza delle tesi avversarie. Il Tribunale di Sciacca, accogliendo l’opposizione avanzata dall’azienda agricola difesa dall’avv. Botta, ha deciso in favore del datore di lavoro annullando l’ordinanza impugnata e condannando, altresì, l’Ispettorato del Lavoro di Agrigento al pagamento delle spese processuali.

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