Gaspare Gulotta finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta dei carabinieri del Nas su presunti concorsi truccati all'università di Palermo. Gaspare  Gulotta, primario della chirurgia al Policlinico Giaccone, nel frattempo è andato in pensione e soffre di alcuni problemi di salute.  Per queste ragioni, nonostante il parere negativo della Procura di Palermo, sarebbe stata accolta l’istanza di revoca della misura restrittiva.
Nella decisione del Giudice ha influito sia il suo stato di salute, sia il  fatto che non lavorando più al Policlinico non sarebbe  in grado di inquinare le prove, né di reiterare eventuali reati.
La revoca delle misure interdittive ha riguardato anche le altre persone coinvolte  nell’inchiesta, la figlia del chiururgo originario di Santa Margherita Belice Eliana Gulotta, il professore Mario Adelfio Latteri, Giuseppe Maria Antonio Navarra, Ludovico Decimo, Antonio Agrusa, Giuseppe Di Buono e la saccense Giuseppina Campisi. Per i 15 indagati ad ottobre è prevista l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio.  

L’inchiesta sfociata nell’aprile scorso nei provvedimenti restrittivi era partita nel giugno del 2019 a seguito della denuncia di un medico del Policlinico di Palermo. Secondo quanto accertato dagli inquirenti sarebbe stato stipulato un patto di alternanza tra i primari Gulotta e Latteri che avrebbe consentito di pilotare i concorsi stabilendo  a turno i vincitori. Nel corso delle indagini, che si erano avvalse di intercettazioni telefoniche ed ambientali con telecamere che erano state piazzate nella stanza del primario Gaspare Gulotta,  erano emersi  anche  altri comportamenti illeciti, come la partecipazione a interventi chirurgici che sarebbero stati effettuati da altri medici o l’appropriazione di somme di denaro, tra i 100 e i 200 euro, per visite  svolte in intra-moenia senza avvisare l’azienda o versare la percentuale dovuta.