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23
Novembre

Comune senza loculi, eppure continuano a giacere nei cassetti 2 project financing

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Pubblicato in Cronaca

Continuano ad accumularsi nel deposito del cimitero di Sciacca

le salme in attesa di tumulazione e, dunque, di degna sepoltura. Il comune non dispone di nuovi loculi, non sembra essere in grado (perché non ha le risorse finanziarie necessarie) di intervenire per fronteggiare il fabbisogno, e questa situazione rende (e non certo da oggi) la questione cimiteriale un'autentica emergenza, che ha necessità di interventi strutturali ma al tempo stesso, e giocoforza, anche di programmazione futura.

Gli ultimi loculi costruiti dal comune (e venduti peraltro prima che venissero ultimati per potere avere i finanziamenti necessari) risalgono al 2009. In tempi più recenti è stata autorizzata la realizzazione, attraverso la concessione di apposite aree, di nuove tombe assegnate alle singole associazioni, con la prescrizione che una certa percentuale di quelle costruite venissero messe a disposizione del comune. Cosa che, stando a quanto risulta, è stata regolarmente fatta. Risultato: il comune non è stato ancora in grado di mettere a disposizione dei cittadini richiedenti nemmeno questi spazi. Sembra che siano almeno una settantina.

Nel piano triennale delle opere pubbliche c'è uno studio per la fattibilità economica di altri 280 loculi prefabbricati. A parte la necessità di rendere il progetto esercutivo, 280 loculi è un numero troppo basso, inferiore perfino al totale di decessi che in un territorio come Sciacca si registra nell'arco di un anno. Il tema è delicato, ovviamente, e per ragioni diverse. L'amministrazione comunale ne ha consapevolezza, e sindaco Termine e assessora competente Sinagra stanno cercando di affrontarlo. Facendo i conti però con una organizzazione burocratica complicata, all'interno della quale quella cimiteriale non sembra essere proprio una priorità, e questo certo non per mancanza di volontà dei dirigenti competenti ma perché a Sciacca ci sono troppe emergenze da fronteggiare, e le persone che possono farlo sono sempre di meno.

È in questo quadro desolante che continua a rimanere accantonata, e da diversi anni, la soluzione del project financing, meccanismo che prevede la realizzazione di nuovi loculi da parte di un soggetto privato attraverso una proposta al comune. Il quale, in assenza di eventuali proposte migliorative di altri imprenditori entro un termine prestabilito, potrebbe procedere all'affidamento alle imprese presentatrici della proposta originaria. L'imprenditore avrebbe un ricavo dalla cessione dei loculi costruiti. Loculi che, però, dal momento della concessione a chi lo ha acquistato, diventerebbero di proprietà del comune. Dall'ultima volta che si è fatto ricorso a questa soluzione sono trascorsi 20 anni. Allora era in carica l'amministrazione Cucchiara. Poi più nulla. Una mancanza di iniziativa forse ideologica o politicamente considerata poco conveniente. Fatto sta la conclusione è né l'una, né l'altra soluzione. Cosa che altri comuni (e anche piccoli) invece hanno fatto. È il caso di Villafranca Sicula.

Investimenti, quelli proposti nei due project finanging, da almeno un milione di euro ciascuno e con risultati dai tempi celeri per il comune, a cui spetterebbe oltretutto anche una percentuale delle tombe costruite. Eppure è ancora tutto fermo. Si sa che almeno una delle due proposte è ammannita già di tutti i pareri e le autorizzazioni. Mancherebbe poco a far riprendere i lavori. Ma a questo punto occorre fare una scelta politica. Difficile immaginare di andare avanti fronteggiando le emergenze con la requisizione dei loculi realizzati da confraternite e associazioni, soprattutto dopo che lo stesso tribunale di Sciacca ha imposto la restituzione di una quarantina di loculi ad un circolo che ne era proprietario e a cui erano stati espropriati per far fronte al fabbisogno contingente. 

 
Letto 325 volte Ultima modifica il Mercoledì, 23 Novembre 2022 13:25

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