Stampa questa pagina
17
Marzo

Messina Denaro. A Castelvetrano scoppia il caso della maestra che frequentava il boss

Scritto da 
Pubblicato in Cronaca

Dopo l’arresto di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Lanceri,

in cella per favoreggiamento nell'ambito delle indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, la procura di Palermo, che sta cercando di ricostruire la rete di fiancheggiatori del capomafia, ha disposto perquisizioni nelle abitazioni di quattro persone: si tratta di Laura Bonafede, cugina di Emanuele Bonafede, figlia del boss di Campobello Leonardo, la maestra che fino a due giorni prima dell’arresto aveva incontrato il boss allora latitante e che con lui aveva una fitta corrispondenza, dell’imprenditore agricolo Gaspare Ottaviano Accardi, della moglie, Dorotea Alfano e di Leonarda Indelicato. Le loro abitazioni sono state perquisite dai carabinieri su disposizione dei pm della Dda di Palermo Pierangelo Padova e Gianluca De Leo. Anche loro sarebbero indagati per favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena. 

Nelle scorse ore i carabinieri hanno perquisito alcuni ambienti del plesso 'Catullo' dell'istituto 'Capuana-Pardo' di Castelvetrano. I militari dell'arma hanno effettuato una perquisizione anche a casa dell'insegnante. Il plesso che ospita la Scuola dell'infanzia è quello dove lavora come insegnante Laura Bonafede, figlia del boss defunto Leonardo. Bonafede è stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso del supermercato Coop di Campobello di Mazara mentre si incontra con Matteo Messina Denaro.

"Stiamo acquisendo dalla procura le informazioni urgenti che ci consentono di intervenire immediatamente". Lo ha detto Giuseppe Pierro, direttore dell'Ufficio scolastico regionale in Sicilia, dopo aver appreso che l'insegnante Laura Bonafede aveva incontrato il boss Matteo Messina Denaro al supermercato. E l'assessore regionale all'Istruzione Mimmo Turano si è detto "certo che l’Ufficio scolastico regionale di Sicilia, come concordato, acquisirà tutte le informazioni necessarie che consentiranno di mettere in atto gli opportuni provvedimenti per ribadire un concetto fondamentale, e cioè, che nel mondo della scuola non è ammessa  alcuna ambiguità né tanto meno complicità con la mafia. Sono mondi inconciliabili". 

 

E intanto nell'inchiesta è spuntato anche il nome di Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede e, dunque, nipote del boss campobellese Leonardo Bonafede, in un pizzino citata da Matteo Messina Denaro come esempio di educazione e virtù, in contrapposizione alla figlia naturale Lorenza. Martina, figlia di Laura Bonafede, amica stretta di Messina Denaro, e dell'ergastolano Salvatore Gentile, avrebbe intrattenuto una corrispondenza con il boss che nei biglietti trovati nel suo covo la chiamava Tan. In un appunto Messina Denaro scrive di avere inoltrato una lettera l'11 aprile 2022, tramite “Lest” (uno dei nomi in codice della Lanceri) a “cugino” (Laura Bonafede) e a “Tan” la figlia della donna, Martina Gentile detta Tania. Con la ragazza il boss ha avuto dunque uno scambio di messaggi. 

 
 
 
Letto 4509 volte Ultima modifica il Venerdì, 17 Marzo 2023 12:35

Video