nei confronti di 18 persone coinvolte a vario titolo in un’inchiesta sui reflui fognari dei cinque impianti di sollevamento di Lampedusa che senza alcun trattamento, secondo l’accusa, sarebbero finiti in mare anche a venti metri dalla costa. Nella lista degli imputati che adesso dovranno affrontare il processo ci sono anche i due ex sindaci dell’isola, Giusi Nicolini e Salvatore Martello, e due ex direttori generali del dipartimento Acque e rifiuti Maurizio Pirillo e Salvatore Cocina, quest'ultimo attuale responsabile regionale della Protezione civile siciliana. Fra i reati ipotizzati l’abuso di ufficio, l’omissione di atti di ufficio, l’inquinamento ambientale e il danneggiamento. La contestazione principale è quella di avere consentito, a partire dal 2015, lo scarico dei reflui provenienti dai cinque impianti di sollevamento "non sottoposti ad alcun trattamento deteriorando il mare". I valori, secondo l'atto di accusa della Procura, sarebbero stati superati in maniera "macroscopica".