il tribunale di Sciacca ha condannato Poste Italiane al risarcimento, questa volta a favore di tre saccensi i quali, nel 2006, avevano sottoscritto l'acquisto di 8 buoni fruttiferi a scadenza ventennale, ciascuno dei quali del valore di 2.500 euro. Nel 2021 gli acquirenti appresero che i loro investimenti erano caduti in prescrizione e che, dunque, non avrebbero potuto riscuotere quei buoni. I clienti di Poste Italiane si sono così rivolti agli avvocati Luigi Licari e Paolo Porretta, del Foro di Sciacca, adendo così le vie legali. È stato il giudice onorario Bandini a dare ragione agli investitori, condannando Poste Italiane al pagamento dell'importo di 20 mila euro nonché delle spese di giudizio.
Gli avvocati Licari e Porretta hanno contestato a Poste Italiane che ai loro clienti non era stato consegnato il prospetto informativo, che avrebbe dovuto contenere anche la durata dei buoni fruttiferi a suo tempo acquistati. Che, secondo Poste Italiane, avrebbero avuto durata di 18 mesi dalla sottoscrizione, e che la prescrizione decennale era intervenuta nel 2018. La mancanza di foglio informativo ha però reso vano il tentativo di Poste Italiane di resistere nel giudizio, subendo così la condanna, la seconda in appena due mesi.