a Castelvetrano 'Mary nel cuore, insieme per dire basta', la fiaccolata in memoria di Mary Bonanno, la donna che venerdì scorso è stata uccisa dal marito Francesco Campagna nella loro casa di via IV aprile a Castelvetrano. Il corteo si snoderà da piazza Escrivà sino ad arrivare al sistema delle piazze.
Mary Bonanno, 49 anni, la donna uccisa venerdì dal marito Francesco Campagna, 55 anni, che poi si è suicidato, oltre a essere stata colpita in testa con una chiave inglese è stata accoltellata all'addome con un coltello da cucina. Lo hanno riferito i carabinieri che conducono le indagini che hanno trovato il coltello vicino al corpo. Alla luce del quadro generale gli investigatori sono convinti che si sia trattato di un omicidio-suicidio.
E intanto, con una lettera aperta, l'avvocato Lorenzo Rizzuto, legale e portavoce della famiglia, ha invitato la stampa "a trattare la vicenda con la massima discrezione, evitando la spettacolarizzazione e la diffusione di particolari non essenziali e non accertati, al fine di tutelare la memoria delle vittime e il diritto delle famiglie a vivere questo momento di immane dolore nel raccoglimento e nella riservatezza".
"Pur riconoscendo il diritto di cronaca e la rilevanza sociale della corretta informazione - scrive l'avvocato - la continua esposizione mediatica, la diffusione di dettagli privati e la pubblicazione di notizie non sempre verificate e veritiere rischiano di amplificare la sofferenza delle figlie, dei familiari, dei parenti e degli amici, nonché di ostacolare il sereno svolgimento delle indagini in corso".
"Inoltre - prosegue il legale - in occasione della cerimonia funebre, chiediamo formalmente di astenervi dall’effettuare riprese video, fotografie o filmati all’interno del luogo di culto durante lo svolgimento della funzione religiosa. Riteniamo che il rispetto della dignità delle persone coinvolte debba prevalere su ogni altra considerazione, in linea con la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, nonché con i principi deontologici della professione giornalistica e i limiti previsti dal diritto di cronaca".