Calogero Pietro Falco Abramo, 70 anni, di Racalmuto,
è stato condannato a venti anni di carcere dalla corte di assise di Agrigento con l'accusa di avere ucciso un diciassettenne che lui sospettava avesse rubato nella sua abitazione al mare.
Antonio Morgana, questo il nome della vittima fu ucciso con colpi di pistola il 23 ottobre 2013. I pm Gaspare Bentivegna e Alessia Battaglia avevano chiesto la condanna a 28 anni di reclusione. La Corte di assise ha disposto una provvisionale immediatamente esecutiva per le parti civili: 50mila euro per i genitori della vittima, 35mila euro per gli altri familiari e 40mila euro per un amico di Morgana, Calogero Pace, che rimase ferito. Falco Abramo, difeso dall’avvocato Maurizio Buggea, era accusato di omicidio aggravato e tentativo di omicidio.
Il delitto avvenne in contrada Ciotta, nelle campagne di Palma di Montechiaro. Morgana si trovava in auto in compagnia di altri quattro amici quando vennero sparati diversi colpi di pistola calibro 7.65: i proiettili colpirono Morgana che poi morirà e ferirono alla gamba Pace. Uno dei ragazzi fece il nome di un uomo di 62 anni di Palma di Montechiaro affermando di averlo visto sparare. L'uomo venne fermato ma aveva un alibi di ferro e venne scarcerato. Le indagini poi portarono a Falco Abramo.