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23
Maggio

Razza: "Nella Fase 2 ancora ospedali misti". E il suo Comitato Scientifico lo boccia

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Pubblicato in Cronaca

Sulla questione degli "ospedali misti", che, per dire, a Sciacca nei mesi scorsi ha fatto preoccupare la popolazione,

Ruggero Razza non solo non ha lasciato, ma addirittura ha tentato di raddoppiare. Nella cosiddetta "Fase 2", infatti, nell'ambito dell'annunciata riduzione di due terzi dei posti letto istituiti quando ancora non si sapeva che danni avrebbe potuto produrre in Sicilia il Coronavirus, gli ospedali siciliani potranno sì tornare a garantire i servizi ad oggi sospesi, ma dovranno anche lasciare in piedi percorsi separati e posti letto per eventuali pazienti contagiati da Covid-19. Il tutto è stato calato in una circolare diramata nelle score ore ma, di fronte alla quale, i medici del Comitato tecnico-scientifico regionale, che erano stati nominati da Nello Musumeci, hanno clamorosamente preso le distanze, presentando dimissioni di massa. Decisione da loro poi revocata dopo che l'assessore regionale alla Salute, e anche il Governatore, hanno annunciato che si correrà ai ripari.

Insomma: per i medici del Comitato tecnico scientifico un conto è stato adottare decisioni urgenti, malgrado le linee guida del ministro Speranza che indicavano la necessità di scongiurare gli ospedali misti, puntando con determinazione, invece, sui Covid Hospital, tutt'altro conto è la situazione odierna, quella che si è venuta a configurare, la stessa che ha permesso ai siciliani di tirare un sospiro di sollievo, visto che il Coronavirus alla fine qui non ha attecchito, o se lo ha fatto non certamente in maniera devastante come è successo in altre zone d'Italia. Una situazione che, dunque, continuando a non abbassare la guardia (se lo si facesse si commetterebbe un grave errore), permette comunque di adottare scelte più ragionate e serene.

Mantenere gli ospedali misti non sembra, ai medici, una scelta ragionata, e a dispetto della volontà annunciata, non va per niente nella direzione di far tornare gli ospedali alla normalità, al periodo pre-Coronavirus. I componenti del Comitato tecnico scientifico hanno contestato apertamente la decisione di Razza di cancellare dalla sua mente l'idea dei Covid hospital, abolendo i 6 che si era riusciti ad istituire, quando invece sarebbe l'unica idea da perseguire. Avevano detto sì solo alle aree grigie negli ospedali non Covid, ma niente di più. Avevano detto no ai posti letto destinati a pazienti affetti da coronavirus nelle stesse strutture che ospitano quelli affetti da altre patologie.

Ma non finisce qui. Razza aveva anche annunciato la decisione di non sottoporre a tampone tutti i pazienti in attesa di ricovero programmato a tampone, autorizzandolo solo per chi deve essere sottoposto a intervento chirurgico ed essere intubato), mentre per tutti gli altri pazienti sarebbero stati previsti test sierologici. Anche questa scelta è stata oggetto di contestazione, perché si tratta di misure, in buona sostanza, ritenute non sicure. I componenti del comitato tecnico scientifico sono tornati sui loro passi dopo che il governo ha chiesto loro di suggerire le integrazioni da adottare alla circolare. Si prova nuovamente a ragionare, dunque, e questo aldilà delle conseguenze politiche, che comunque ci sono già state, delle dimissioni (ancorché rientrate) del Comitato tecnico scientifico. 

Letto 668 volte Ultima modifica il Sabato, 23 Maggio 2020 16:15

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