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15
Settembre

Stadi chiusi. Società di Eccellenza inviano lettera a LND e CONI

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Pubblicato in Sports

 

L'Unitas Sciacca, insieme a

tutte le altre società calcistiche militanti nel girone A del Campionato di Eccellenza, ha redatto una lettera, inviata ai vertici della Lega Nazionale Dilettanti Sicilia, al presidente del Coni siciliano Sergio D'Antoni e al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per manifestare lo stato evidente di disagio del calcio dilettantistico siciliano nell'affrontare la nuova stagione sportiva senza presenza di pubblico. L'ultimo DPCM del Governo Conte proroga la chiusura degli impianti almeno fino al prossimo 7 ottobre. Le prime 3 giornate di Campionato, dunque, sarebbero da disputare a porte chiuse e non è assicurato che dopo quella data vi siano novità positive. Nella lettera le società invitano le autorità ad intervenire per allineare i Campionati dilettantistici di calcio ad altre manifestazioni in cui è permessa, con le dovute restrizioni, la presenza di pubblico. Il calcio dilettantistico, quello svolto con tanti sacrifici da appassionati che non hanno scopo di lucro, non può giocare in stadi desolatamente vuoti. Insomma, si chiede la riapertura degli stadi, quantomeno con ingressi contingentati e capienza ridotta, per come, tra l'altro, era stato già annunciato ed indicato dalla Lega Dilettanti, poi scavalcata dal Governo. Nella missiva, si parla di “grandi difficoltà che il nostro mondo calcistico sta vivendo, mettendo a repentaglio la vita di diversi club. In base all’interpretazione del Dpcm del 7 agosto, questo mondo calcistico rischia inevitabilmente di scomparire, e con esso la passione dei nostri tifosi che rappresenta il vero motore del nostro universo sportivo. Facciamo appello alla vostra umanità e sensibilità di uomini delle istituzioni affinché possiate fornirci il giusto aiuto e sostegno in questa battaglia vitale per il nostro futuro.

 

Vi chiediamo, dunque, di unirci a noi e di sposare la nostra causa se davvero non si vuole far morire il calcio dilettantistico, trovando tutti insieme una soluzione in grado di contemperare la nostra passione (che non deve e non può morire!), con le normative vigenti in tema di contenimento del famigerato virus meglio conosciuto come Covid-19”.

 

Letto 578 volte Ultima modifica il Martedì, 15 Settembre 2020 13:59

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