punto di vista economico, eppure, a circa due anni di distanza, la Colonna Votiva, sita lungo il viale delle Terme di Sciacca, è ancora transennata con l'area perimetrale interdetta a cittadini e visitatori. Il restauro e la riapertura del monumento, voluto a suo tempo dal canonico Michele Arena a memoria degli uomini che persero la vita nel mare di Sciacca per via dell'affondamento del Dirigibile Dixmude, è stata più volte annunciata dal Comune, senza, però, riuscire a far seguire mai alle parole i fatti. Come si ricorderà, lo scorso settembre, ossia 8 mesi fa, la ditta Edilzinna di Sciacca eseguì gratuitamente, per conto del Comune, alcuni interventi preliminari di messa in sicurezza, utilizzando i propri mezzi e personale, interventi che sarebbero dovuti essere propedeutici al rifacimento complessivo della stele, finora mai avvenuto. Per ultimare i lavori e restituire la Colonna Votiva alla comunità servirebbero circa venti mila euro, forse meno, una somma che, evidentemente, in questi mesi, non si è potuto reperire a causa delle varie emergenze che hanno afflitto la città, in particolar modo dopo l'ennesima alluvione dello scorso novembre. Qualche mese fa, dal Comune, avevano fatto intendere che l'intervento per la Colonna sarebbe stato finanziato attraverso parte degli introiti dell'imposta di soggiorno, introiti che o sono stati insufficienti a coprire l'ingente somma necessaria per restaurare il monumento o che sono stati dirottati verso altro. Era sorto, persino, un Comitato spontaneo di cittadini che era disposto a predisporre una raccolta fondi utile a restituire il bene alla città; Comitato, poi, che sarebbe stato invitato ad aspettare un intervento del Comune che, come si evince dalle nostre immagini, non è mai avvenuto. Inizialmente, come si ricorderà, il monumento era stato transennato perché ci si accorse casualmente che si stava per staccare, dalla sommità, una lastra di marmo. Poi ci si rese conto anche della presenza pericolosa di calcinacci e crepe nell'intonaco. Lo stato di pericolo imminente, otto mesi fa, è stato rimosso dall'intervento della ditta locale, ma si attende il restauro.
Inutile ribadire l’importanza storica del monumento: fu anche attraverso questa colonna che don Michele Arena volle tenere vivo il legame tra Sciacca e Francia, patria dei marinai che morirono in occasione della tragedia del Dixmude. Non a caso in cima alla colonna è collocata la statua di bronzo raffigurante la Madonna de Fourviere.
Insomma un’area che occorre riportare all’antico splendore, riaprendola al più presto alla fruzione di saccensi e turisti.