Sono questi i punti a sfavore delle donne sul fronte del lavoro, in un’analisi condotta dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia e i cui dati sono diffusi in occasione dell’8 marzo. Nei confronti di genere, uomo-donna, emerge come le disparità siano a favore delle donne sul fronte istruzione-formazione ma a sfavore proprio sul fronte lavoro.
Per quel che riguarda l’ambito formazione-istruzione, le donne, presentano quote inferiori a quelle maschili relativamente alle competenze digitali elevate e alla formazione Stem.
Le imprenditrici e in generale le donne si ritrovano a fare i conti con la carenza di politiche a favore dell'occupazione femminile e con un welfare che non aiuta a conciliare il lavoro con la cura della famiglia – dice Maria Grazia Bonsignore, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Sicilia –. Occorre trovare, fattivamente, delle strategie per favorire la piena e duratura partecipazione delle donne al mercato del lavoro. È indispensabile investire sull’occupazione delle donne, in particolare sostenendo l’imprenditorialità femminile, sia nelle fasi di avvio dell’azienda che nel passaggio generazionale. Un’attenzione particolare va dedicata alla formazione delle competenze delle nuove generazioni”.
Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia.
Le lavoratrici indipendenti siciliane - imprenditrici, libere professioniste, lavoratrici autonome sono 86 mila pari al 17,7% delle occupate, al 29% dei lavoratori indipendenti e al 6,4% del numero complessivo di occupati.
Nel 2022 in Sicilia sono state 116.637 le imprese registrate gestite da donne, si tratta di un’impresa su quattro (24,3%) che opera nell’isola. Di queste imprese il 9,8% sono artigiane, il 15,7% dell’artigianato totale.
A livello territoriale si osserva un maggior peso delle imprese gestite da donne nelle province di Enna , Trapani e Siracusa .
Nello specifico, in Sicilia delle 11mila imprese femminili artigiane, quelle gestite da giovani donne con meno di 35 anni sono 1.447, pari al 12,6% dell’artigianato femminile e al 10,5% delle imprese totali gestite da giovani donne; mentre quelle gestite da donne straniere sono 767, pari al 6,7% dell’artigianato femminile e al 9,1% delle imprese totali gestite da straniere.
A livello provinciale l’artigianato ‘capitanato’ da giovani donne ha un peso più elevato a Enna, Siracusa e Palermo; mentre quello gestito da donne straniere ha un peso più elevato nelle province di Enna e Agrigento.