(che, come è noto, a Sciacca esprimono la maggioranza dei numeri in consiglio comunale) hanno permesso ieri sera l'approvazione, da parte di Sala Falcone-Borsellino, dell'adesione del comune alla Centrale Unica di Committenza CEV e dello stesso Consuntivo 2022. Ha destato sorpresa soprattutto la decisione del centrodestra in ordine a questo secondo punto. Si è trattato di una scelta di principio, di fronte ad un commissariamento del consiglio comunale che, stavolta, non è stato accettato. Entro l'8 settembre bisognava prendere una decisione, altrimenti ad approvare il Rendiconto ci avrebbe pensato il commissario ad acta. Ne è scaturito un vero e proprio "patto di desistenza", concordato fuori dall'aula tra gli opposti schieramenti. L'opposizione ha garantito la presenza in aula di 6 consiglieri, a patto però che dalla parte della coalizione che sostiene Fabio Termine ci fossero tutti i 7 consiglieri che la compongono. I punti sono dunque passati, al culmine di un breve dibattito. Dubbi e perplessità non sono stati nascosti in ordine al metodo a cui gli uffici hanno fatto ricorso per aderire al Consorzio CEV, mentre sul Consuntivo dai banchi della stessa opposizione non è stato negato che i conti sono migliorati, anche se il dibattito si è spostato sulla capacità di spesa dell'amministrazione.
Oggi i consiglieri del centrodestra intervengono con una nota in cui, ironicamente, si autodefiniscono "orchi cattivissimi che, però, al contrario di quanto dichiarato dai portabandiera dell'attuale coalizione di governo, non hanno mai smesso di consentire alla città di non perdere alcuna occasione di sviluppo".
Rivendicano, dunque, i consiglieri di opposizione, la scelta di agevolare in aula l'approvazione del Conto Consuntivo e dell'adesione alla centrale di Committenza che permetterà alla nostra comunità, amministrazione permettendo, di non perdere finanziamenti del PNRR che potranno giovare alla nostra città. "Rimane indubbio - fanno notare - che gli atti pervenuti in consiglio comunale rimangono carenti, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo politico. Ma - chiariscono - abbiamo messo da parte qualsivoglia valutazione politica, lasciando all'amministrazione la possibilità di proseguire in aula, con assoluta serenità, garantendone l'approvazione".
Ancora, i consiglieri accusano l'amministrazione Termine di assoluta improvvisazione e di non avere cambiato nulla rispetto al passato. La critica è volta essenzialmente sulla presunta precisa volontà da parte di chi amministra di dare priorità ad alcune cose definite "futili" rispetto ad altre che, dal punto di vista dell'opposizione, sono "più serie e di notevole impatto sociale".
Critiche alla stagione estiva, giunta ormai alla sua conclusione, che secondo gli avversari di Fabio Termine "ha segnato la carenza di una strategia turistica seria ed efficace, capace di rendere Sciacca una meta ghiotta agli occhi dei turisti". Ancora, l'opposizione si ascrive il merito di avere dimostrato attaccamento alla città e alle sue possibili chances di sviluppo. "Noi - si legge nel documento diramato oggi - abbiamo assunto una posizione chiara che vogliamo notificare alla città e a tutti coloro (supporter di "Mizzica" in primis) che nel recente passato hanno rivolto parole poco garbate nei nostri confronti. I gesti consapevoli e responsabili non devono però suscitare nell'immaginario del sindaco e di cio' che rimane della sua amministrazione, una continua ancora di salvezza. L'amministrazione, chiamata a guidare la città, deve fare affidamento sulle proprie risorse e sulle proprie capacità".