e di una riunione appositamente convocata dalla commissione consiliare attività produttive e che si è svolta ieri pomeriggio.
Stiamo parlando del mercato ittico di Sciacca e del tentativo dell’amministrazione comunale di affidare la gestione della struttura dopo il recente intervento di riqualificazione e ammodernamento.
Al momento risulta pervenuta una offerta, ma prima ancora della verifica dei requisiti da parte dei partecipanti, è lo stesso bando predisposto dagli uffici su disposizione dell’amministrazione comunale a non essere condiviso. Dopo la presa di posizione delle associazioni della pesca che si sono rivolte anche al Prefetto di Agrigento per chiederne la revoca, la questione è stata ieri pomeriggio affrontata nel corso della riunione della commissione consiliare attività produttive presieduta dal consigliere Raimondo Brucculeri e alla quale hanno participato l’assessore Francesco Dimino, i dirigenti comunali Carlino e Gioia e i rappresentanti delle cooperative “Fra Pescatori”, “Madonna del Soccorso” e “San Paolo Consulting”, rispettivamente Vincenzo Marinello, Salvatore Scaduto e Gaspare Sclafani.
Politicamente viene contestato il mancato passaggio in consiglio comunale. Prima ancora di pubblicare il bando, secondo il presidente della commissione consiliare Brucculeri ( ma analoga posizione era stata assunta dal consigliere Calogero Bono) l’amministrazione comunale avrebbe dovuto portare in aula Falcone-Borsellino il punto relativo al mercato ittico e alla scelta di affidare la gestione a privati, piuttosto che optare per la gestione in house o mista (pubblico-privato) come avveniva tanti anni fa.
Questione per la quale l’assessore alla pesca ha evidenziato l’impossibilità per il comune sia della gestione diretta, sia della gestione mista a causa della carenza di personale. Paventato anche il rischio che l’affidamento non vada in porto, che il mercato ittico rimanga chiuso con la conseguenza di dover rispondere del finanziamento ottenuto e utilizzato per la ristrutturazione.
Le cooperative della pesca, nel corso della riunione di ieri pomeriggio, hanno evidenziato soprattutto i dubbi rispetto a quello che il bando prevede, a quelle che hanno definito regole pocochiare e che potrebbero trasformare la struttura mercatale del porto in altro.
La commissione consiliare attività produttive si è riservata di approfondire ulteriormente i contenuti del bando che non solo è già stato pubblicato, ma che è scaduto alla mezzanotte scorsa.
Pare sia stato previsto, in autotutela, che il procedimento si concluderà soltanto con l’affidamento del mercato ittico.