Una riunione quella che si è svolta a Palermo lunedì pomeriggio che ha registrato la presenza di Musumeci, dell’assessore regionale all’economia Gaetano Armao e del sindaco Francesca Valenti e che soltanto nella giornata di ieri ha consentito di definire i passaggi tecnici e burocratici che consentiranno a breve la restituzione alla città del parco delle Terme. La Regione si è impegnata, attraverso il dipartimento dello sviluppo rurale, ad effettuare gli interventi di potatura e sistemazione del verde, mentre il comune dovrà gestire la manutenzione ordinaria del parco e la custodia. La riunione è servita anche a fare il punto sull’iter che dovrà portare alla riapertura delle Terme di Sciacca. La decisione è stata presa, la Regione ha comunicato che procederà prima con una manifestazione di interesse, finalizzata appunto a valutare le disponibilità dei privati anche in ordine agli investimenti che andranno fatti sulle strutture e, solo successivamente, procedere alla pubblicazione del bando vero e proprio che dovrà portare all’affidamento delle strutture. Tempi ancora lunghi. La pubblicazione della manifestazione d’interesse dovrebbe avvenire entro la fine dell’estate, poi ci saranno i tempi per la valutazione delle eventuali manifestazioni d’interesse e su queste andrà predisposto e pubblicato il bando, attendere le scadenze e sperare che alla fine si possa scegliere la migliore delle proposte pervenute. Un percorso che per il Movimento 5 Stelle deve comunque coinvolgere tutti quelli che hanno a cuore la riapertura delle Terme di Sciacca. “Si deve correre, ma occorre ponderare bene le scelte per non regalare le Terme al primo che arriva”, ha dichiarato ieri il parlamentare Matteo Mangiacavallo avanzando anche la proposta di ottenere dalla Regione non solo l’affidamento del parco delle Terme, ma anche delle piscine e dell’ex convento di San Francesco. Posizione condivisa dal senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello per il quale è fondamentale, nella fase in cui si lavora alla manifestazione d’interesse e al bando, allargare il confronto e ragionare sulle migliori soluzioni da attuare, così da preservare il bene più prezioso della città di Sciacca e creare le condizioni perché venga valorizzato attraverso progetti lungimiranti e finalmente concreti.