per spese relative alla rimozione di detriti provenienti da frane e materiale vario depositatosi lungo le strade comunali a seguito del nubifragio del 3 novembre del 2018. Certo, non è il merito della decisione ciò che ha fatto scendere sul piede di guerra l'opposizione consiliare, bensì il fatto che nella seduta di giunta che ha votato il provvedimento in questione l'assessore Vincenza Turrisi, sorella del titolare della ditta beneficiaria dell'integrazione economica, non abbia ritenuto di non partecipare ai lavori né di comunicare il proprio non voto.
In casi come questi il Testo Unico degli Enti Locali parla chiaro, imponendo l'astensione ai singoli amministratori dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di parenti e affini fino al quarto grado. Sono stati i consiglieri Enzo Galifi, Domenico Arrigo e Calogero Piazza a sollevare una questione che rischia di mettere in imbarazzo l'amministrazione guidata da Francesco Matinella. Mettono in evidenza il fatto, i consiglieri di minoranza, che una buona amministrazione, oltre che sotto l’aspetto di una buona gestione della cosa pubblica, viene valutata anche dalla trasparenza e dalla correttezza della propria condotta. Questa delibera – aggiungono - conferma che a Burgio si sconoscono i principi cardine per una guida regolare ed oculata di un ente pubblico. A Burgio tutto ciò viene, purtroppo, ignorato e questo non è accettabile”. Un atteggiamento, quello dell'assessore che vota una delibera che beneficia il fratello (in evidente conflitto d'interessi), definito pressappochista e dilettantistico. La questione sarà discussa in consiglio comunale. Al presidente Vito Ferrantelli è stato espressamente richiesto di convocare al più presto i lavori per un dibattito che si annuncia infuocato. Probabilmente questa delibera dovrà essere annullata, e bisognerà approvarne un'altra ma senza l'assessore Turrisi. Sul piano politico, tuttavia, la questione è destinata a far discutere.