il confronto televisivo tra i candidati a sindaco che domenica prossima, 25 giugno, si contenderanno il ballottaggio. In studio: Calogero Bono e Francesca Valenti. Ad intervistarli: Massimo D'Antoni. Inizia così dunque l'ultima settimana di campagna elettorale che si concluderà venerdì a mezzanotte, con i comizi conclusivi e gli appelli al voto dei candidati dal palco di piazza Angelo Scandaliato. Scenari che al momento appaiono indefinibili. Dopo la designazione delle squadre assessoriali i due contendenti sono al lavoro per cercare di convincere gli indecisi, con chiari riferimenti a chi al primo turno ha votato per i candidati esclusi, da Domenico Mistretta a Stefano Scaduto. Piuttosto serrato, sia da parte di Francesca Valenti, sia da parte di Calogero Bono, il corteggiamento nei confronti di chi al primo turno ha deciso di votare per Fabio Termine. Non può che spiegarsi in tale direzione la decisione di implementare i programmi elettorali, con un'apertura all'associazionismo e alla società civile. Un riconoscimento, chiaramente, al 40% di elettori che al primo turno non hanno avuto fiducia nei partiti tradizionali. Intanto sono gli ultimi giorni da sindaco per Fabrizio Di Paola, che dopo cinque anni la prossima settimana sarà chiamato al suo ultimo atto da primo cittadino: effettuare il passaggio delle consegne al suo successore. I candidati in questi giorni torneranno a battere a tappeto il territorio, per cercare di convincere gli indecisi, per parlare con la gente, alla ricerca dell'ultimo voto utile. Cinque giorni di comizi, incontri, assemblee, riunioni per illustrare il programma dei prossimi anni. Alla finestra diverse persone, ossia: gli aspiranti ad un posto al Consiglio comunale che confidano nella vittoria del proprio candidato a sindaco per potere entrare a Sala Falcone Borsellino o, eventualmente, restare fuori. Accade tutto questo in una Sciacca che chiede normalità e stabilità. Entrambi i candidati da questo punto di vista tendono a rassicurare l'elettorato. Sul piano politico infine è tornata la contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra. Partiti reduci da cinque anni di confronto e di scontro.