Su 290 tamponi effettuati in provincia di Agrigento, sono 46 i nuovi positivi.
In provincia di Agrigento cresce in maniera importante il numero dei soggetti positivi al covid che necessitano di ricovero ospedaliero.
All’ospedale di Ribera sarà attivato il reparto Covid,
“Sono complessivamente 3.600 i posti letto di terapia intensiva che saranno attivati in Sicilia entro il 30 novembre, 2.384 quelli di degenza ordinaria e 812 quelli per i casi a bassa complessità”. Lo fa sapere in una nota la presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo a margine dell’audizione di oggi dell’assessore per la Salute Ruggero Razza in ordine al potenziamento delle strutture Covid. Il piano per la nostra zona prevede la conferma dei 6 posti letto di Terapia intensiva più ulteriori 30 posti letto tra Malattie infettive e degenza ordinaria (per pazienti affetti da Coronavirus) all'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca. C'è poi la dotazione prevista per l'ospedale di Ribera: 10 posti di Terapia intensiva e 20 di Degenza ordinaria entro il 15 novembre, che entro la fine del mese dovranno diventare 50. E ancora, a regime, al "San Giovanni di Dio" di Agrigento dovranno nascere 14 terapie intensive e 80 posti di degenza ordinaria. Altri 88 posti sorgeranno tra Agrigento, Ribera e Sciacca in residenze sanitarie assistite ed altre strutture.
“L’assessore Razza – spiega La Rocca Ruvolo - ha illustrato la pianificazione dei posti letto per i pazienti Covid già valutata positivamente dal Comitato tecnico scientifico regionale. Il piano individua tre livelli di complessità per affrontare la gestione dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere. E’ stata prevista anche una pianificazione per la bassa complessità finalizzata a garantire un adeguato turn over nei reparti per acuti, valorizzando così l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri e garantendo un utilizzo più adeguato delle risorse disponibili. La pianificazione è programmata in assenza del blocco dei ricoveri ordinari e delle normali attività di day hospital e ambulatoriali. Per quanto riguarda la programmazione del possibile ulteriore aumento dei posti letto necessari per terapie intensive può essere garantita dalla riconversione di sale operatorie”.