Comune di Sciacca escluso dalla graduatoria dei progetti per i cantieri di lavoro finanziati dalla Regione Siciliana. In realtà è in ottima compagnia, stessa sorte è toccata, ad esempio, al comune di Menfi. C’è poi da evidenziare, guardando la graduatoria provvisoria pubblicata dall’assessorato alle politiche sociali e del lavoro, che per molti altri comuni della provincia di Agrigento che pure sono stati ammessi, viene evidenziata l’inadempienza sull’apposita piattaforma. Solo 9 comuni in Sicilia sono stati ammessi senza alcun rilievo. Tornando a Sciacca, l’esclusione dai cantieri di lavoro è legata alla mancanza della firma digitale e analoga circostanza ha comportato l’esclusione del comune di Menfi. Sulla vicenda oggi i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato una interrogazione all’amministrazione Termine affinché provveda immediatamente a presentare eventuali osservazioni e a contattare gli organi regionali preposti nell’auspicio di poter rimediare all’esclusione. Opposizione consiliare che, sui cantieri di lavoro, aveva a suo tempo sollecitato la giunta Termine a presentare in tempo i progetti per consentire l’inserimento di persone disoccupate in attività di servizio pubblico. Progetti quelli presentati nello scorso mese di settembre che riguardano il rifacimento dei marciapiedi di via Catusi e via Fratelli Argento con l’obiettivo di impegnare 20 unità lavorative per ciascun cantiere di lavoro. Per i consiglieri di opposizione nulla è perduto, considerato che l’elenco dei progetti non ammessi che è stato pubblicato dalla Regione Sicilia permette di presentare delle osservazioni motivate per consentire l’inserimento in graduatoria del progetto al momento escluso, in questo caso per mancanza di firma digitale dell’istanza. Fiducia nella possibilità di recuperare arriva anche dalla giunta municipale con l’assessore Francesco Dimino che evidenzia come il bando originale che risale al 2017 non prevedesse la firma digitale. Lunedì ci confronteremo con l’assessorato regionale per non perdere questa opportunità, ha aggiunto l’assessore Dimino
L’ordine dei medici della provincia di Agrigento ha ripetutamente denunciato
Un incontro con il nuovo direttore generale dell’Asp di Agrigento per affrontare le criticità della medicina del territorio. E’ stato sollecitato dal presidente dell’Ordine degli infermieri della provincia Salvatore Occhipinti che evidenzia come, nonostante il ruolo dell’infermieri assuma una importanza rilevante nell’assistenza sanitaria ai pazienti, sussistano tutta una serie di criticità legate innanzitutto alla carenza di personale. Gli infermieri, eroi durante la pandemia, attendono ancora il riconoscimento del “Premio Covid” nonostante i relativi finanziamenti siano già stati introitati nelle casse dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
“L’Infermiere è un professionista che si trova a fronteggiare situazioni difficili, dovute a carenze strutturali, organizzative e di organico – prosegue Salvatore Occhipinti con professionalità, impegno e coraggio, sacrificando spesso la propria famiglia e rischiando la propria incolumità a causa, come noto, di aggressioni, per assistere e proteggere le persone più fragili. L’infermiere è determinante nella gestione del paziente e lo diventerà ancora di più con l’istituzione delle Case della comunità e degli Ospedali della comunità che puntano a implementare l’assistenza ai soggetti anziani e pluripatologici e prevedono un‘assistenza nuova rispetto al passato, nella quale la figura dell’infermiere riveste un ruolo fondamentale. Un nuovo modello di assistenza che si scontra con la situazione degli organici. Occorre reclutare sul territorio nazionale ben 20mila infermieri, dice il presidente dell’ordine di Agrigento Salvatore Occhipinti per potenziare la Medicina del territorio con le Case della salute e le Case di comunità, insieme all’attivazione dell’Infermiere di famiglia, e Comunità per la gestione delle patologie croniche che rappresentano futuro dell’assistenza sanitaria. Gli ostacoli sono dettati dalla sostenibilità economica ma il personale, aggiunge Occhipinti, deve essere considerato come una risorsa e non una spesa da tagliare.
Per comprendere effettivamente la carenza di personale infermieristico negli ospedali, conclude Salvatore Occhipinti, basterebbe conteggiare lo sforamento del budget dello straordinario, l’utilizzo delle pronte disponibilità quale strumento sostitutivo e non integrativo di turno e le ferie residue. Problematiche che l’ordine degli infermieri di Agrigento intende discutere con il nuovo manager dell’ASP Giuseppe Capodieci.
Dopo un letargo millenario, uno dei giganti “Telamoni”