I carabinieri di Ribera (Ag) hanno arrestato un operaio di 38 anni del luogo.
È accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violazione di domicilio. Separato da un anno, l'uomo avrebbe raggiunto l'abitazione dove l'ex moglie vive e, dopo avere forzato il cancello di ingresso, è riuscito ad entrare in casa picchiando selvaggiamente l'ex moglie con pugni e calci davanti ai due figli di 8 e 11 anni. Sono stati proprio loro ad allontanarsi di nascosto e a raggiungere la vicina caserma dei carabinieri, raccontando quello che stava succedendo nella loro abitazione. L'intervento dei militari è stato immediato. La donna nel frattempo, con il volto tumefatto, e il naso sanguinante è riuscita a sua volta a fuggire e a sottrarsi dalla furia dell'ex marito. I carabinieri hanno messo al sicuro lei e i bambini, disponendone il trasferimento in ambulanza all'ospedale di Sciacca dove i medici l'hanno curata e dichiarata guaribile in 10 giorni.
Quando si era allontanata l'uomo l'aveva inseguita ferendosi ad una mano mentre tentava di scavalcare una recinzione, per poi dedicarsi a danneggiare l'auto della ex moglie. Per farsi medicare la mano ha dunque raggiunto l'ospedale, ma anche qui sono proseguite le sue escandescenze perché, essendo quello di Ribera un covid-hospital, quel nosocomio ha solo il pronto soccorso per pazienti affetti da coronavirus. Da qui la sua decisione di salire a bordo della vettura e di sfondare uno degli ingressi del nosocomio. Rabbia poi sfogata sui vetri di due finestre della Guardia medica perché il medico di turno non gli aveva aperto subito la porta. Ha dunque raggiunto l'ospedale di Agrigento, dove è stato medicato. I successivi accertamenti hanno permesso ai carabinieri di fermare l'operaio come indiziato di delitto, in esecuzione di un provvedimento disposto dalla procura della Repubblica. A seguito del successivo interrogatorio del Gip del tribunale di Sciacca la misura è stata confermata, e adesso l'uomo si trova rinchiuso in una cella del carcere di Trapani.