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10
Gennaio

Dopo lo sfregio torna al suo splendore la Scala dei Turchi

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Pubblicato in Cronaca

Lo scempio è durato poco. In meno di 24 ore dall’amara scoperta, la Scala dei Turchi ieri ha riacquistato il suo candore,

imbrattata di rosso l’8 gennaio da ignoti che si spera, il prima possibile, possano avere un volto e un nome. Un atto di vandalismo che ha indignato non solo gli agrigentini, non solo i siciliani, ma l’intero Stivale.

Stiamo parlando di uno dei simboli del patrimonio naturale artistico d’Italia, una delle bellezze che il mondo ci invidia e che ha attirato, soprattutto negli altimi anni, numerosissimi turisti.

Fortunatamente, la pulizia della falesia imbrattata è stata agevolata dal tipo di sostanza utilizzata: non era vernice, si trattava con ogni probabilità di ossido di ferro, una polvere che il vento e le onde marine avevano già cominciato a portar via e poi completamente rimossa da tecnici e volontari aspirandolo e lavando la superficie con l’acqua di mare.

Dopo lo sfregio, dunque, l'immediato ripristino dei luoghi grazie all'intervento degli uomini della Protezione Civile delle sedi di Agrigento e numerosi volontari che hanno lavorato in collaborazione con il Comune di Realmonte e la Soprintendenza per i Beni Culturali di Agrigento.

“Li ringrazio tutti per il generoso atto di civismo e di scrupolosa responsabilità dimostrati”, ha subito commentato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Soddisfazione è stata espressa anche dal responsabile regionale della Protezione Civile Salvo Cocina. Pure Angela Roberto, presidente della sede di Agrigento di Archeoclub D'Italia, ringrazia sia i numerosi volontari che hanno partecipato alle operazioni di pulitura sia i tecnici della Soprintendenza.

"Ringraziamo il Soprintendente Michele Benfari - afferma - che con il suo staff tecnico è prontamente intervenuto sia nel riconoscere la sostanza che nella rimozione della stessa. Ha partecipato egli stesso nominando un altro tecnico specializzato nel trattamento delle pietre, Corrado Capraro. La Sicilia ha dato un grande esempio e dunque ringraziamo le istituzioni che con immediatezza, nell'arco di poche ore hanno garantito il ritorno allo splendore della Scala dei Turchi, sito amato nel Mondo. Speriamo – ha concluso - che i colpevoli vengano individuati al più presto".

Sul posto, a constatare i fatti, erano arrivati i carabinieri, mentre il procuratore Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta per provare a risalire ai responsabili.

Letto 363 volte Ultima modifica il Lunedì, 10 Gennaio 2022 12:09

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