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24
Settembre

Truffatore spaccia pietra per pepita d'oro e un anziano gli consegna 6.700 euro

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Pubblicato in Cronaca

Le leggende attorno a episodi come quello occorso ad un anziano,

che ha sborsato 6.700 euro per una patacca credendo che fosse una pepita d'oro, pullulano da anni. C'è chi dice che ci siano malviventi ipnotisti o comunque con capacità soprannaturali tali da indurre persone normalmente ragionevoli a farsi convincere agevolmente a concludere l'affare della vita. L'ultimo caso vede i carabinieri indagare per risalire all'identità di 3 uomini che, stando alla descrizione contenuta nella denuncia presentata da un saccense, gli avrebbero spacciato un pezzo di pietra senza alcun valore per una pepita in oro grezzo, dal valore dunque particolarmente significativo. Il malcapitato sarebbe stato avvicinato da un soggetto (che troppo tardi ha poi scoperto essere un truffatore), il quale gli ha proposto un vero affare. Un prezzo d'occasione per una pepita d'oro. E come Nino Taranto, "compare" di Totò che sta serenamente vendendo la fontana di Trevi all'italoamericano Deciocavallo, anche qui, prima un complice del venditore d'oro falso, poco dopo un altro, si sono man mano avvicinati, mostrando finto interesse, inducendo così l'anziano a presumere l'insidia di più concorrenti che gli avrebbero potuto impedire di comprare la pepita, concludendo così l'acquisto prima di lui. Un raggiro organizzato, di quelli di cui la storia del mondo è piena, che purtroppo è ancora una volta andato a segno. Pur di comprare la patacca infatti l'anziano è corso a casa e poi in banca, mettendo insieme 6.700 euro, portandoli e consegnandoli al truffatore in cambio della pietra. Probabilmente i malfattori erano già lontanissimi quando l'uomo ha capito tutto, rivolgendosi ai carabinieri. Potere risalire agli autori della truffa sembra come cercare un ago in un pagliaio. Gli investigatori naturalmente sono al lavoro, evidentemente per capire se ci siano eventualmente altre denunce recenti per casi simili. 

Questa vicenda purtroppo ripropone in tutto il suo dramma la fragilità delle persone anziane, che finiscono nel mirino di gente senza alcuno scrupolo. Gente a cui affidano i propri risparmi, magari gli ultimi sgoccioli che sono loro rimasti, e questo è quello che rende questi fatti assolutamente odiosi. Non è la prima volta che anche a Sciacca si verificano fatti del genere: ora per un orologio scarico trasformato in un sonoro pacco, ora per un pugno di pezzi di vetro spacciati per piccoli diamanti. La prudenza non è mai troppa, il senso della fiducia a occhi chiusi purtroppo va controllato. È anche successo però che qualche truffatore sia stato poi individuato. Ma nel frattempo i soldi intascati non c'erano più. 

Letto 661 volte Ultima modifica il Sabato, 24 Settembre 2022 12:19

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