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01
Dicembre

Omicidio Alaimo. Disposta l'autopsia, l'assassino interrogato oggi dal Gip

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Pubblicato in Cronaca

La procura della Repubblica di Agrigento

ha disposto l'autopsia sul cadavere di Gaetano Alaimo, il medico cardiologo ucciso martedì pomeriggio nella sala d'aspetto del suo ambulatorio, situato in via Bassanesi a Favara, dal suo paziente Adriano Vetro. La sostituta procuratrice Eliana Manno, che conduce l'inchiesta insieme al procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, conferirà nelle prossime ore l'incarico al medico legale Alberto Alongi. Evidentemente i magistrati ritengono necessari ulteriori accertamenti irripetibili che potranno emergere solo dall'esame autoptico. Gli inquirenti nel frattempo hanno inviato la pistola calibro 7,65 ai carabinieri del Ris di Messina. Pistola risultata rubata nel Catanese 43 anni fa e che Vetro ha dichiarato di avere trovato in aperta campagna. La procura non sembra convinta di questo particolare raccontato dal bidello.  

I familiari del dottor Alaimo, che aveva 61 anni, si costituiranno parte civile, e hanno nominato loro legale di fiducia l'avvocato Giuseppe Barba. Stamattina intanto Adriano Vetro, bidello di 47 anni di Favara, che ha ammesso le proprie responsabilità, è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia dal Gip del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo. Per la procura Vetro, accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, di porto illegale di arma e di ricettazione, deve rimanere in carcere, mentre il legale dell'uomo, l'avvocato Salvo Lucia ha chiesto gli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico. Nelle prossime ore si conoscerà la decisione del giudice. Una vicenda che continua ad essere sotto i riflettori per l'assurdità del fatto, a partire dallo stesso movente. Vetro avrebbe riferito agli  inquirenti di avere ucciso il medico perché aveva bisogno del certificato medico necessario per ottenere il rinnovo della patente di guida, parlando di presunti dissidi perché il dottor Alaimo non sarebbe stato d'accordo, evidentemente per ragioni cliniche, ad accogliere questa richiesta.

L'avvocato Lucia ha già evidenziato che il suo assistito ha problemi psichici, annunciando la richiesta di una perizia psichiatrica, probabilmente nella prospettiva di una strategia difensiva che punti all'incapacità di Vetro di intendere e di volere, con l'obiettivo della sua non punibilità. Di parere opposto il procuratore Vella, che ha fatto notare come "ad oggi non vi siano elementi documentali dai quali ricavare che Adriano Vetro fosse gravato da una qualche patologia di carattere psichiatrico". 

Letto 394 volte Ultima modifica il Giovedì, 01 Dicembre 2022 13:51

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