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21
Luglio

Operazione "Vertigini". Il ricorso alla falsa malattia era una costante nei giorni prefestivi

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Pubblicato in Cronaca

 

C'era chi arrivava a chiedere il certificato medico per assentarsi dal lavoro ogni 9 giorni.

Una media sconvolgente, ma acclarata dagli 800 certificati che in un solo anno erano stati prodotti all'Inps e che hanno generato più di qualche sospetto, tanto da far scattare le indagini. Come era prevedibile ha destato clamore l'operazione dei Carabinieri denominata “VERTIGINI” culminata con l'emissione di 12 provvedimenti restrittivi, con l'accusa di truffa aggravata e continuata in danno di ente pubblico e falsità ideologica . Sotto i riflettori, a distanza di una settimana dall'operazione della Guardia di Finanza sull'ospedale di Ribera, ancora una volta il fenomeno dell'assenteismo che, in questo caso, vede protagonista dieci dipendenti del comune di Villafranca Sicula. Non solo le strisciate collettive e, in qualche caso, perfino notturne di "badge", ma soprattutto una raffica di certificati medici per assentarsi dal posto di lavoro. E agli arresti domiciliari è finito ieri il medico di base Gaetano Montana. Il periodo clou era quello della raccolta delle olive, ma dall'ordinanza emerge come uno degli indagati pare avvesse richiesto il certificato medico per avere a disposizione 15 giorni utili per andare a vendere le arance al nord. Il ricorso alla falsa malattia, pare fosse una costante nei giorni prefestivi, tanto da comportare in alcuni momenti serie difficoltà all'ente locale. Soltanto ad inchiesta ormai avviata e quando erano stati notificati agli interessati gli avvisi di garanzia si erano dati una regolata. “ Oggi, nonostante siamo alla vigilia di festa, non è venuto nessuno, quando invece fino a poco tempo fa lo studio era affollato” avrebbe commentato il medico in una delle tante intercettazioni contenute nell'ordinanza. E lui di falsi certificati, secondo gli inquirenti, ne avrebbe rilasciati tanti, 670 sugli 800 presi in considerazione dai carabinieri della stazione di Burgio e dai colleghi della compagnia di Sciacca. Dipendenti che soffrivano in larga parte di vertigini, da qui il nome dell'operazione, patologia sicuramente invalidante per chi ne soffre effettivamente. Ma secondo l'accusa in realtà stavano benissimo, tanto da espletare altre attività di natura personale. Non solo i giorni di assenza che sarebbero ingiustificati, ma anche gli allontamenti dall'ufficio per andare a fare shopping. E' il caso della dirigente che si faceva accompagnare anche dal marito, pure lui dipendente del comune di Villafranca Sicula. E c'era anche chi si allontanava dal palazzo municipale per andare a schiacciare un sonnellino in macchina, pur rimanendo nelle vicinanze di palazzo di città, ma anche chi si spostava al cimitero e dopo avere onorato i propri defunti tornava in macchina per riposarsi, avendo cura di spostare l'auto alla ricerca delle zone d'ombra. Insomma un film ricostruito attraverso intercettazioni, riprese con telecamere nascoste e servizi di osservazione e pedinamento, sicuramente non facili in piccolo comune come Villafranca Sicula che su una popolazione di circa 1300 residenti, conta 71 impiegati in servizio presso l’ente. Sotto i riflettori sono finite le condotte di dieci di loro: Santo Bonaccorso di 53 anni, Rosa Buscemi 59, Giuseppe Ganga di 63 anni, Giuseppe Calabrese di 53 anni, Mariano D'Angelo di 62 anni, Calogero Latino di 58 anni, Vito Perricone di 61 anni, Paolo Scarpinato di 63 anni, Paolino Girgenti di 60 anni e Paolo Girgenti di 56 anni. Per loro è scattato l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, così come per la segretaria del medico Giovanna Blanda.

 

Letto 2808 volte Ultima modifica il Venerdì, 21 Luglio 2017 18:36

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