Un esame che si svolge come mai nessuno fino a qualche mese fa si sarebbe aspettato. Nessuna prova scritta, com'è noto, ma solo un maxi colloquio orale omnicomprensivo, a partire da un elaborato. Commissione formata da docenti interni, tutti con la mascherina e a distanza di sicurezza l'uno dall'altro. L'unico componente esterno della commissione è il presidente. Ed ancora, gel igienizzanti collocati in vari punti dei corridoi, sanificazione delle aule al termine dell'esame di un candidato prima di passare all'esame del candidato successivo, e percorsi differenziati per l'ingresso e l'uscita dagli istituti. Questo l'impianto dell'esame di stato nell'anno del coronavirus. Stamattina siamo andati al Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca.
Non è sicuramente venuta meno l'ansia per gli studenti, alle prese con un esame nuovo rispetto al passato. Ragazzi che comunque si sono adeguati alle nuove disposizioni e che hanno affrontato la prova con grande serenità. Mondo della scuola che, in ogni caso, rimarca l'importanza dell'attività didattica in presenza.