Ormai con cadenza regolare, salta almeno un turno di ritiro nel corso della settimana, a causa dei noti problemi legati alla capienza dell’impianto di compostaggio di contrada Santa Maria. Una situazione, quella legata alla gestione degli impianti, di competenza ancora della Sogeir, che attiene anche alla Srr, la Società di Regolamentazione dei Rifiuti, che dipende pure dalla Regione Siciliana, ma che si riflette inevitabilmente sulle amministrazioni comunali. Il cittadino che subisce il disservizio poco sa e poco è interessato a comprendere di chi siano le responsabilità. Paga la Tari e si aspetta un servizio efficiente, con turni regolari e che vengono rispettati. E, invece, così non è e ormai da tempo tanto da diventare un argomento di discussione in città, la domanda più ricorrente è se l’umido viene ritirato o meno. Il timore che la situazione possa anche peggiorare del corso della stagione estiva quando la produzione dei rifiuti, in città, aumenta considerevolmente. Ed è legata a questo timore la richiesta, oggi, dei consiglieri Santangelo, Deliberto, Monte, Caracappa e Cognata affinché il sindaco di Sciacca riferisca in Consiglio Comunale.
Quella del mancato ritiro dell’umido è diventata una vera e propria piaga che si ripropone ormai settimanalmente e che sta davvero facendo perdere la pazienza all’intera città, scrivono i consiglieri. Al punto in cui siamo, aggiungono, riteniamo opportuno sollecitare in maniera chiara e definitiva l’Amministrazione Comunale a porre fine al problema; nella consapevolezza che è necessario comprendere veramenti chi sono i responsabili di questo disservizio. Chiedono, dfunque, al sindaco di informare il consiglio Comunale sull’accaduto e relazionare sulle possibili soluzioni da attuare per far si che la città non rimanga sepolta dai rifiuti ed in piena emergenza sanitaria. Le prospettive non sembrano essere rosee per i prossimi mesi e ritengono importante un confronto sulla tematica per evitare che l’ intera stagione estiva in si trasformi in una continua emergenza rifiuti.