Pezzi di bottiglie pericolosi per chi vi cammina sopra, in particolar modo se si parla di bambini. Si tratta di un’area di sosta attualmente utilizzata dai genitori dei piccoli alunni che possono approfittare dell’ampio spazio per aspettare, mantenendo le distanze, i propri figli all’entrata e all’uscita da scuola. Gli stessi bambini, come mostrano le immagini, passano in fila indiana proprio all’estremità di questa zona per accedere all’edificio scolastico. Non solo. A rendere pericolosa, oltre che poco decorosa, l’area antistante la scuola, sono i resti di materiali edili lasciati lì da tempo, come mattoni e casse di legno; ci sono persino delle sedie scolastiche distrutte in bella vista. Il tutto non è accettabile, a maggior ragione nei pressi di una scuola. A quanto si apprende, dovrebbe essere il Comune ad occuparsi della pulizia della zona, che versa in queste condizioni ormai da mesi, ben prima dell’avvio dell’anno scolastico. I genitori degli scolari che frequentano il plesso di via Catusi del primo circolo didattico, speravano che gli operatori comunali ripulissero l’androne prima del ritorno dei bambini in classe. Così, però, non è stato. Genitori che, lo ricordiamo, già in passato, più volte, hanno dovuto rimboccarsi le maniche per sopperire alla mancata pulizia dell’area attigua la scuola, ripulendo, ad esempio, il vicino parcheggio. Adesso pretendono che, però, una buona volta, sia chi di competenza a ripulire, subito, il piazzale. Non si tratta, infatti, solo di una questione di decoro, ma, in primis, di sicurezza.
Cambiamo, di poco, zona. Dalla via Catusi, percorrendo la via Mazzini, arriviamo fino alla via Giovanni Pascoli. Una stradina chiusa al transito almeno da 20 giorni, riferisce chi abita lungo l’arteria. Sull’asfalto sono presenti due piccoli cedimenti dell’asfalto, da cui, durante i turni di erogazione, scorre copiosa l’acqua corrente. La soluzione dell’ente gestore delle risorse idriche, dopo il sopralluogo effettuato, non è stata quella di riparare la perdita idrica, bensì quella di chiudere la via Pascoli collocando delle transenne ad interdire, completamente, la strada. Oltre al danno, per i residenti di via Pascoli, anche la beffa di non poter usufruire del collegamento diretto alla via Mazzini.
Cambiamo, adesso, completamente zona. Passiamo in via Marco Polo, in contrada Sovareto. Alla fine della strada si trova un terreno privato, su cui qualcuno ha “pensato bene” di gettare i propri rifiuti. Adesso, i lanciatori seriali di sacchetti, hanno quindi preso di mira anche gli appezzamenti privati. A segnalarlo alla nostra redazione, è infatti, il proprietario del terreno, incredulo per l’accaduto. È stato egli stesso, naturalmente, a dover ripulire la sua area ed anche, ci ha raccontato, nell’immediato, per paura che i diversi cani randagi che continuano a gironzolare in zona, potessero cospargere il contenuto dei sacchetti per tutto l’appezzamento. Si spera che in futuro non si ripresentino simili, incresciosi, episodi.
L’ultima segnalazione di oggi ci è stata inoltrata dalla via Monte Kronio, invasa, ai bordi, dalle erbacce. Se la scerbatura non è stata effettuata in diverse zone del centro abitato, ancor peggio nelle periferie di campagna. La strada che conduce alla Basilica di San Calogero al Monte, in diversi punti, è invasa da veri e propri cespugli, costringendo gli automobilisti a percorrerla spostandosi verso il centro della carreggiata. In difficoltà anche i conducenti di mezzi pesanti, come i trattori, che devono raggiungere i terreni vicini; per non parlare, poi, di chi va su due ruote. Chi ci ha inviato le foto che vi stiamo mostrando, afferma di aver informato della questione persino un assessore, evidentemente senza alcun riscontro. Sollecitato dunque, ancora una volta, un intervento di pulizia che renda più decorosa e più sicura la via Monte Kronio.