nonostante tutti i consiglieri comunali siano stati sospesi e sostituiti da un commissario che proprio ieri ha approvato lo statuto della società speciale consortile per la gestione pubblica dell'acqua. Ed è proprio su tale approvazione che intervengono oggi i consiglieri di centrodestra ritenendo che ci sia ben poco da esultare sul via libera dato dal commissario. La vicenda, com'è noto, ha più volte diviso l'aula consiliare. Da parte nostra non c’è mai stato ostruzionismo ma un atteggiamento responsabile e lungimirante che voleva tutelare i cittadini e l’Ente Comune. Così l'opposizione oggi torna a spiegare le ragioni per le quali in diverse occasioni aveva chiesto che il consiglio comunale fosse messo a conoscenza di tutta una serie di atti tra cui il piano finanziario, per avere un' idea di massima in ordine ai costi che i cittadini avrebbero dovuto affrontare in termini di tariffa che continua oggi ad essere altissima a fronte di un servizio che lascia a desiderare, e in ordine anche alle ripercussioni in termini di sostenibilità finanziaria per lo stesso comune che già viene considerato strutturalmente deficitario. Ad oggi, questi ed anche altri quesiti in seno anche all’aggiornamento del piano d’ambito sono rimasti senza risposte che sono invece fondamentali per capire se la nuova gestione rappresenterà o meno un altro groppone per l’ente. Poi, stigmatizzando la soddisfazione manifestata ieri dal sindaco Francesca Valenti per la quale, con l’approvazione commissariale, si procederà adesso spediti verso la costituzione di un ente per la gestione pubblica dell’acqua, il centrodestra ricorda che lo stesso direttore di Ragioneria in uno dei consigli comunali dichiarò esplicitamente che in bilancio non ci sono somme per la costituzione, così come non si capisce quanto costerà l’acqua ai cittadini in termini di tariffa. Noi vogliamo l’acqua pubblica nella misura in cui il tutto sia accompagnato da un servizio ottimale e da una riduzione cospicua dei costi, concludono i consiglieri di opposizione. Fin qui la nota del centrodestra ma ad intervenire oggi sono anche i consiglieri di maggioranza. L'adozione da parte del commissario dello schema di statuto per la costituzione della società consortile speciale, scrivono Vincenzo Bonomo, Simone Di Paola, Ezio Di Prima, Elvira Frigerio, Valeria Gulotta, Fabio Leonte, Pasquale Montalbano e Alberto Sabella, se da un lato ci inorgoglisce e ci riempie di gioia, ripagandoci, seppur in parte, delle tante amarezze subite in una delle pagine più tristi della storia dell'ultima consiliatura, dall'altro genera una sensazione di profonda amarezza e rabbia, non essendo stato consentito al Consiglio Comunale di poter esprimere, con un voto favorevole, la propria volontà di portare la città di Sciacca verso l'approdo finale di una società per l'acqua pubblica. Abbiamo subito per mesi una tattica inutilmente ostruzionistica, fatta di artifizi di ogni genere che alla fine hanno impedito al consiglio comunale di determinarsi, una serie infinita di lezioni di alta economia, di diritto societario, di norme ed ordinamenti degli enti locali che hanno prodotto come unico risultato l'arrivo di un commissario straordinario che ha approvato in due minuti una proposta discussa ed osteggiata per mesi. Non c'è da meravigliarsi, osservano ancora i consiglieri di maggioranza, se l'opinione pubblica sia arrivata alla conclusione che è proprio la politica cittadina che frena la crescita e lo sviluppo del territorio. E noi non ci stiamo a finire nel calderone e rivendichiamo piuttosto l'impegno e la passione di quanti, su questo tema, hanno marciato uniti, provando ad onorare il consenso ricevuto dai cittadini, in un clima di collaborazione con associazioni e comitati, concludono i consiglieri di maggioranza.