Sono i dati contenuti nel bollettino sull'andamento dei contagi nell'agrigentino diffuso ieri sera dall'Azienda Sanitaria Provinciale. Situazione in miglioramento in quasi tutti i comuni, ad eccezione delle città di Sciacca e Ribera per le quali ieri è stata una giornata da dimenticare sul fronte dei nuovi contagi. A Sciacca, com'è noto, sono stati 16 che hanno portato il totale a circa 80, a Ribera otto i nuovi casi di positività al covid riscontrati tra la popolazione e che hanno portato il totale degli attuali contagiati a 59. Negli altri comuni, come si diceva, a fronte di un numero elevato di guarigioni, i contagi sono in calo. A Sambuca le persone con il virus adesso sono 25, tre in meno rispetto al giorno precedente. A Santa Margherita Belice 20, significa due in meno rispetto al precedente bollettino dell'Asp. Menfi con quattro guarigioni nelle ultime ore passa da otto a quattro persone che risultano ancora contagiate. Un guarito a Caltabellotta dove adesso i positivi sono 5, un guarito anche a Cattolica Eraclea dove adesso c'è soltanto una persona ancora contagiata. Per la prima volta migliora la situazione anche a Canicattì che rimane il comune agrigentino più colpito e con il maggior numero di casi. Adesso sono 226, significa 12 in meno rispetto al giorno precedente. Ed ancora Campobello di Licata 122, Agrigento 97, Palma di Montechiaro 88, Favara 72, Licata e Ravanusa 51 e Casteltermini 50. I nuovi ricoveri nelle ultime ore in provincia sono stati 4, uno di questi in regime ordinario al San Giovanni di Dio di Agrigento dove ci sono 40 pazienti, e due nella terapia intensiva del medesimo ospedale dove adesso i ricoverati sono otto. Nessun paziente affetto da covid nella terapia intensiva di Sciacca, dieci quelli nella medicina covid del Giovanni Paolo II. A proposito di ospedali, slittano ancora i tempi per completare l'allestimento del covid hospital al Fratelli Parlapiano di Ribera che avrebbe dovuto essere pronto per fine novembre. I lavori vanno avanti ma la mancata attivazione pare che dipenda dal mancato arrivo delle apparecchiature necessarie.