Peraltro, sempre in queste settimane, sono arrivate anche le bollette relative ai consumi, quelle che vanno regolarmente pagate. Diversa, invece, la questione dei conguagli sulla quale l’Ati ha deliberato nelle scorse settimane la sospensione.
I commissari devono attenersi a quanto deciso dall’Ati, dichiara Francesca Valenti nell’annunciare che la questione è comunque al centro oggi di un confronto tra il direttivo dell’Assemblea e i commissari.
Insomma l’Ati dice una cosa, chi gestisce il servizio idrico fa altro e non solo sulle bollette di conguaglio.
La gestione del servizio idrico integrato in provincia, infatti, continua ad essere assicurata dai commissari e così sarà fino a quando non sarà operativa la ocietà Consortile che, però, deve ancora essere costituita. La tabella di marcia prevedeva che tutto ciò si realizzasse entro la fine di questo mese, ma appare inevitabile uno slittamento. A frenare il processo è stata recentemente la presa di posizione del sindaco di Agrigento Franco Miccichè che ha manifestato netta contrarietà alla partecipazione del suo comune alla società consortile che dovrà gestire il servizio, non condividendo la decisione assunta dal suo predecessore. La scorsa settimana c’è stato un confronto con il sindaco di Agrigento in occasione del direttivo dell’ATI e il presidente Francesca Valenti ritiene sia stato chiarificatore. In ogni caso, ribadisce anche oggi, il comune di Agrigento si era già espresso per la Società Consortile e vale quella delibera.