Questi i numeri del bollettino diffuso stamattina dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento riferito alla giornata di ieri. Resta critica la situazione negli ospedali: 38 i pazienti ricoverati al San Giovanni di Dio, due in più rispetto alle 24 ore precedenti, 12 al Giovanni Paolo II, uno in più, e cinque al Fratelli Parlapiano. 8 le persone nella terapia intensiva di Agrigento, sette nella terapia intensiva di Sciacca anche se in questo caso il dato include ancora le due vittime di ieri, il pensionato di Caltabellotta e la suora del Boccone del Povero. Riguardo ai contagi, con quattro guarigioni scende a cento il numero dei positivi a Sciacca mentre a Ribera, malgrado nel bollettino vengano riportati tre casi in meno rispetto al giorno precedente, il numero delle persone contagiate resta altissimo, sono 188 per l'Asp. 5 a Sambuca di Sicilia, 58 a Santa Margherita Belice, 51 a Siculiana, 4 a Villafranca Sicula, 23 ad Alessandria della Rocca, 9 ad Aragona, 22 a Bivona, 19 a Burgio, 14 a Calamonaci, 20 a Caltabellotta, 15 a Cattolica Eraclea, 31 a Cianciana, 16 a Comitini, 10 a Menfi, 34 a Montallegro, 15 a Montevago, 73 a Porto Empedocle, 36 a Racalmuto, 64 a Raffadali, 16 a Ravanusa. Con 200 persone contagiate resta Canicattì il comune in provincia con il maggior numero di casi. Seguono Agrigento con 198, Ribera con 188, Palma di Montechiaro con 184 e Favara con 131. A livello regionale, ieri sono diminuiti i contagi in Sicilia ma sono aumentati i ricoveri. Ci sono stati 783 nuovi casi (il giorno prima erano stati 909) su 11.769 tamponi processati e altri 13 morti che hanno fatto salire a 4.730 il totale delle vittime dall'inizio della pandemia. Sono 1.082 i posti letto occupati nelle degenze ordinarie (57 in più nelle ultime 24 ore), 160 quelli occupati in terapia intensiva, con 6 nuovi ingressi.