Peggio di noi solo la Sardegna e la Valle d’Aosta. Rispetto alla settimana precedente si è registrato un 52% di incremento nei contagi. La situazione, dunque, è notevolmente peggiorata come era facile riscontrare nelle tante ordinanze di istituzione di zone rosse nell’isola. Ieri ai tanti comuni dove sono in vigore le maggiori restrizioni, si è aggiunta l’intera provincia di Palermo, ma anche il comune di Marsala e se la prossima settimana i dati del contagio non dovessero registrare un significativo calo, la Sicilia dal 20 aprile diventerebbe tutta rossa, in controtendenza con il resto del paese.
Non è solo il dilagare del virus. Sula gestione dell’emergenza sanitaria nell’isola monta anche la polemica politica, con il Pd che chiede le dimissioni del presidente della Regione. Musumecidimettiti è il titolo della raccolta firme lanciata attraverso la piattaforma Change.org, il cui primo firmatario è il segretario regionale Anthony Barbagallo. Il pasticcio dei numeri, venuto fuori con l’inchiesta che ha travolto Razza e alti dirigenti dell’assessorato alla salute, si è palesato anche ieri con 258 morti e oltre 6000 guariti risalenti a settimane se non ai mesi scorsi. Tutto ciò, per il Partito Democratico, si aggiunge al fatto che la Sicilia è prima tra le Regioni Italiane per la vaccinazione alla voce ‘altro’, cioè persone che non avevano diritto di essere vaccinate, alle terapie intensive a scomparsa, alle file interminabili agli hub vaccinali, alle code di ambulanze fuori dai pronto soccorso. Anche la dichiarazione della zona rossa nell’intera provincia di Palermo, per il Pd, certifica il fallimento della gestione dell’emergenza Covid da parte di Musumeci.
Il governatore della Sicilia, che dopo le dimissioni dell’assessore Razza, ha assunto l’interim dell’assessorato alla salute, non commenta l’attacco del Partito Democratico e stamattina è intervenuto per rimarcare come
la campagna vaccinale sia tornata a ritmi sostenuti e nella giornata di ieri siano state superate le ventimila dosi. Nei prossimi giorni, ha aggiunto Musumeci, contiamo di assestare ulteriormente il dato e di completare il coinvolgimento dei medici di famiglia, cui si può destinare una ulteriore dotazione di vaccini Moderna. Il presidente della Regione ha evidenziato anche l’arrivo tanto atteso, a metà aprile, delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson, l’attivazione entro la fine del mese di altri 20 grandi centri di somministrazione del vaccino e l’incremento di altri 1350 operatori sanitari destinati alla campagna vaccinale nell’isola.